Attacchi di panico: l’importanza di uno psicologo

Se si teme di essere vittime di attacchi di panico è sufficiente conoscere la sintomatologia che in genere è associata a questo tipo di disturbo: un battito del cuore aumentato, arrossamenti in tutto il corpo, nausea, vertigini e sensazione di avere il respiro corto sono alcune delle manifestazioni più comuni, anche se la lista dei sintomi può includere anche sudorazione e tremori, iperventilazione o mancanza di fiato, dolori toracici o crampi addominali, vampate di calore o brividi, difficoltà a deglutire, sensazioni di nodo alla gola e perfino l’impressione di essere sul punto di morire.

Riconoscere gli attacchi di panico

Naturalmente, i sintomi non si presentano tutti nello stesso momento, e alcuni possono essere sempre assenti. Di solito gli attacchi di panico non danno alcun preavviso e cominciano di colpo, in maniera imprevista, toccando il loro picco nell’arco di una decina di minuti. Consultando il sito www.psicologo-monzabrianza.it si ha la possibilità di contattare la dottoressa Loredana Tromboni, psicoterapeuta esperta nel trattamento di questo tipo di problemi: sì, perché per rimediare agli attacchi di panico è sempre indispensabile l’aiuto di una figura professionale.

Nel caso in cui gli attacchi di panico si ripetano con una certa frequenza, si parla di disturbo di panico: in questo caso gli episodi che si susseguono sono in grado di interferire in maniera significativa con la quotidianità, e nelle circostanze più gravi arrivano addirittura a mettere a repentaglio la vita dei soggetti coinvolti. Ciò è dovuto al fatto che, come si è detto, gli attacchi possono insorgere quando meno ce lo si aspetta: e se all’interno di un centro commerciale non ci possono essere conseguenze troppo gravi, diverso è il discorso per un attacco di panico che si palesa mentre si è alla guida di un’auto in strada.

Le complicazioni potenziali, a dir la verità, sono molteplici, anche perché il rischio è quello di sviluppare delle specifiche fobie: la più facile da immaginare è la paura di guidare, ma più grave e socialmente limitante è il terrore di uscire di casa. In linea di massima, chi soffre di attacchi di panico tende a evitare il più possibile le situazioni sociali in cui si potrebbe ritrovare coinvolto, e di conseguenza ha problemi a scuola o sul posto di lavoro.

Tra gli esami e i test a cui si può ricorrere per una corretta diagnosi degli attacchi di panico ci può essere il cosiddetto CBC, un esame emocromocitometrico completo che può essere abbinato ad altri esami del sangue, della tiroide e del cuore. La misurazione dell’altezza e del peso, l’esame addominale, l’ascolto ai polmoni e al cuore, il controllo della temperatura e il monitoraggio della pressione delle arterie e della frequenza cardiaca sono ulteriori test che possono tornare utili nel contesto di una valutazione psicologica che non può prescindere dalla conoscenza di possibili situazioni di stress. Quindi, si può procedere al trattamento e alla cura.