Come combattere le emorroidi esterne

Cosa sono le emorroidi

Le emorroidi possono essere considerate come dei sacchetti ricchi di vasi che dilatandosi o restringendosi svolgono un importante ruolo nella continenza.

Differentemente da quelle interne che non fuoriescono dagli sfinteri e regolano l’apertura del retto, le emorroidi esterne sono facilmente osservabili, poiché sono localizzate nel tessuto sottocutaneo posto al di sotto degli sfinteri.

Quali sono i sintomi delle emorroidi

Le emorroidi possono essere causate da molteplici fattori come l’obesità, la vita sedentaria e scorrette abitudini alimentari, nonché da ricorrenti fenomeni di stipsi.

Tra i sintomi, quelli più comuni comprendono la perdita di sangue dopo la defecazione, bruciore e una sensazione di peso rettale. In particolare, si deve fare attenzione al colore delle perdite ematiche: più sono scure, più è interna la sede del sanguinamento.

A seconda dello stato e della gravità delle emorroidi, queste possono essere distinte in:

  • primo grado;
  • secondo grado;
  • terzo grado;
  • quarto grado.

Quali sono i rimedi

Le terapie in caso di emorroidi sono strettamente associate allo stadio. Infatti, nell’ambito della prevenzione e quando queste sono nelle prime fasi è sufficiente intervenire con un cambiamento delle abitudini alimentari e un miglioramento dell’igiene intima. E’ stato osservato che una dieta ricca di fibra possa costituire un valido aiuto per ridurre la stipsi che molto spesso è alla base delle emorroidi. Anche l’igiene intima, specialmente dopo l’evacuazione, e l’utilizzo di pomate ed unguenti possono contrastarne la manifestazione.

Importante è anche l’attività fisica, poiché uno stile di vita sedentario può innescare diverse patologie, tra cui le emorroidi.

Nel caso in cui si è in una fase più avanzata come il secondo e il terzo stadio, l’utilizzo dei rimedi ad uso locale potrebbe non essere sufficiente per ridurre le dimensioni dei cuscinetti emorroidali.
In ambito ambulatoriale può essere effettuata la legatura elastica, molto utile in caso di emorroidi in gradi avanzati. In alternativa, si può ricorrere alla cauterizzazione, mediante la crioterapia o la laser-terapia

Quando ricorrere all’intervento chirurgico

Quando le emorroidi sono al terzo o al quarto stadio, molto spesso ciò che viene consigliato è l’intervento chirurgico per risolvere in maniera definitiva la fonte del problema.

La maggior parte delle persone che soffre di questo disturbo, non prende nemmeno in considerazione questa opzione, poiché la zona interessata è estremamente delicata ed intima. Inoltre, fino a qualche tempo fa le operazioni erano molto complesse e dolorose. Fortunatamente la tecnologia ha fatto notevoli passi avanti e questo ha consentito di mettere a punto tecniche meno invasive che non comportino lunghe convalescenze.

L’intervento oggi viene eseguito in day hospital e richiede solo alcuni minuti; l’anestesia è locale e dopo la convalescenza di un giorno si può tornare tranquillamente a casa. Mentre precedentemente veniva utilizzato un tampone come medicazione, già da qualche tempo vengono impiegate garza asettiche e microtamponi che si dissolvono autonomamente.

Si raccomanda, una volta tornati a casa di mantenere la zona in condizioni igieniche sempre ottimali per prevenire infezioni ed eventuali complicazioni.