Il cablaggio del bonsai, un gioco da ragazzi

Il cablaggio è una parte molto importante nel processo di modellamento di un bonsai. A quasi tutte le tipologie di bonsai può essere applicato il filo metallico, con l’intento di manipolare e controllare la crescita dei rami e del tronco.

Grazie all’avvolgimento del filo intorno al bonsai, gli appassionati sono in grado di piegare l’albero nella posizione desiderata. Nel giro di alcune settimane, o un paio di mese, il ramo o il tronco ‘impara’ a rimanere in quella posizione. Ovviamente, anche quando il filo verrà rimosso.

Il cablaggio serve sostanzialmente a modificare la struttura di un bonsai, per renderlo esteticamente più attraente.

Giusto per fare un esempio, i tronchi dritti possono assumere un’aspetto di ‘movimento’, mentre quelli più giovani, data la loro elasticità, possono anche piegarsi verso il basso.

Addirittura possiamo collocare un ramo con molte foglie, verso un’area leggermente meno popolata.

Se non esistesse questa tecnica, il normale utente dovrebbe aspettare la crescita dei nuovi rami.

L’acquisto del cavo metallico

Questo particolare cordoncino, è normalmente disponibile dei più comuni negozi di giardinaggio. Ovviamente è disponibile anche nei vivai di bonsai e nei famosi negozi online.

Ci sono diverse tipologie di cavetto: quello di alluminio, è difficile da applicare, ma ha un’elevata resistenza e una volta sistemato, non può essere riutilizzato.

Per eliminarlo bisogna utilizzare delle tronchesi, anch’esse disponibili praticamente ovunque.

I cavetti di alluminio vengono venduti in diverse misure, espresse in mm (millimetri). Più è spesso il filo, più forte sarà la capacità di tenuta.

Il consiglio che si da ai neofiti dei bonsai è quello di adottare una fune di dimensioni pari ad 1/3 del tronco.

Semplicemente sperimentando e facendo pratica sul campo, si potrà conoscere la tecnica più efficace per ogni tipologia di bonsai.

L’operazione del cablaggio

Dopo questa introduzione al mondo del cablaggio, scendiamo in campo: vediamo come funziona questa famosa applicazione.

Il filo che viene utilizzato deve essere abbastanza spesso da piegare il ramo in modo efficace, con il fine di farlo rimanere nella posizione desiderata. Al tempo stesso però, deve essere sottile per essere manipolato e per effettuare le ordinarie pulizie alla pianta.

Il processo di cablaggio e di curvatura dei rami provoca una serie di scissioni e di fratture negli strati sottostanti la corteccia del ramo; non appena questa piccola ferita verrà saldata, allora l’albero imparerà la posizione.

Anche il periodo dell’anno deve essere scelto con estrema cura: utilizzando questo metodo nei mesi invernali, si vedranno i primi risultati dopo molte settimane, rispetto a quando viene applicato nei mesi estivi.

Quasi tutti i libri che parlano di bonsai descrivono accuratamente questa tecnica, quindi non vi spiegherò con le foto ogni minimo passaggio.

Comunque, vale la pena ribadire:

  • Applica il filo metallico con un’angolatura di 45° rispetto alla direzione del ramo.
  • Tieni ben salda la parte iniziale quando lo passi intorno ai rami. Durante l’atto, assicurati che sia ben collocato e non facilmente rimovibile.

Per concludere

In questo articolo abbiamo parlato dell’operazione del cablaggio, essenziale se vogliamo migliorare il design del nostro bonsai, scegliendo uno stile tra i tanti disponibili. Qual’è il tuo preferito?