Impresa di pulizie, come avviare questo interessante business

Siamo ancora in tempo di crisi, l’economia del nostro Paese non si è del tutto ripresa, eppure, se si vuole lavorare, bisogna tenere gli occhi aperti e captare tutti i segnali che il mercato invia, e dei segnali ci sono. Un settore che, nonostante tutte le difficoltà, non è crollato e, anzi, si mantiene abbastanza attivo, è quello delle pulizie aziendali e condominiali. La domanda in questo settore è in costante crescita e tutto sommato non è poi così complicato avviare questo tipo d’impresa, dal punto di vista dei requisiti non richiede grandi esperienze, ma va da sé che chi ha lavorato in un’impresa di pulizie anche come dipendente parte avvantaggiato, vediamo allora i principali step per avviare l’attività.

Cosa dice la Legge

L’attività di imprese di pulizia è normata attualmente dalla Legge del 25 gennaio 1994 n. 82 e dal DM del 7 luglio 1997 n. 274. Ora invece cerchiamo di capire quali siano i requisiti necessari per poter avviare questo tipo di attività. Per potersi iscrivere al Registro delle Imprese, così come all’Albo provinciale delle imprese, un’impresa di pulizie deve possedere tra i requisiti fondamentali l’onorabilità, la capacità economica e finanziaria, le capacità tecnico-professionali. Per requisiti di onorabilità s’intende che titolari ed eventuali dipendenti o soci non debbono avere condanne pregresse o pendenti con condanna per reati non colposi superiore ai due anni di detenzione o per reati contro il patrimonio, la fede pubblica o processi di interdizione presso gli uffici direttivi delle imprese, esclusi quelli per cui vi sia stata una riabilitazione.

Ovviamente non devono essere in corso procedure fallimentari o violazioni di norme in materia lavoro.

I passi successivi

pulizie uffici Ci si deve quindi iscrivere all’INPS o all’INAIL e questo passaggio deve essere compiuto da tutti i dipendenti o soci dell’impresa. Se per esempio parliamo di un’impresa pulizie padova, o Milano, o Roma, ci si dovrà interfacciare agli uffici del comune in cui l’impresa andrà a operare o dove risiede il titolare, quindi si metterà la sede legale ed eventualmente quella operativa se queste sono differenti.

I requisiti di capacità tecnica e organizzativa

Per quanto riguarda i requisiti di capacità tecnica e organizzativa, invece, occorre che almeno una figura interna all’impresa li possieda. Chiaramente non ci vuole un titolo di studio, ma bisogna dimostrare di avere tali requisiti. Per chi ha già operato in questo settore non occorre altro se non quanto segue: aver assolto l’obbligo scolastico e aver svolto un periodo di esperienza professionale inerente questo campo di attività per almeno 2 anni in qualità di dipendente qualificato, oppure come familiare collaboratore o come socio partecipante al lavoro, ovviamente anche come titolare.

Diversamente basta avere un diploma di formazione secondaria di secondo grado o un diploma di laurea tecnico attinente all’attività o un diploma professionale attinente all’attività.