Negoziare a livello istituzionale con il trading attivo e passivo

I fondi scambiati con l’exchange (ETF) hanno i loro adepti. Per questo gruppo di devoti, i gestori attivi non battono costantemente i mercati, quindi l’unico modo per investire è attraverso dei fondi indicizzati a basso costo. In tal caso si evince che non c’è molta scelta, quindi gli investitori non devono guardare altrove. Altri tuttavia possono essere più cauti, credendo che ci sia un tempo e un luogo per i suddetti fondi attivi, e un tempo e un posto specifico per gli ETF. Questa condizione ci introduce al concetto di trading istituzionale attivo e passivo, che merita i dovuti approfondimenti.

Gli ETF rappresentano l’opzione migliore dei fondi attivi?

Gli investitori istituzionali che scelgono di commerciare i fondi con il trading attivo, possono anche investire in un fondo di società di minori dimensioni, come l’iShares MSCI USA Small Cap (CUS1), per un prezzo leggermente più elevato (0,43% in questo caso). Fatto ciò, potrebbero aggiungere un ETF tecnologico come ad esempio l’ETF di iShares S & P 500 Information Technology Ucits (0,15%), che è investito esclusivamente in grandi titoli tecnologici statunitensi. Lo stesso discorso vale per la maggior parte dei mercati e delle attività, comprese materie prime e obbligazioni. Ad eccezione dei mercati non molto liquidi come ad esempio mattoni e malta, gli investitori possono anche trovare un ETF adatto a ogni fantasioso tipo di investimento. Sempre in merito a ciò va detto che alla domanda se gli ETF sono generalmente un’opzione migliore di un fondo attivo all’interno di un portafoglio, la risposta è di tipo standard e quindi negativa. In questo caso molti investitori istituzionali ritengono che il trading passivo sia una buona soluzione per i mercati più liquidi ed efficienti. Del resto poiché i gestori attivi mirano a sfruttare soltanto le anomalie dei prezzi, non c’è molto da fare per loro in questo tipo di mercato passivo.

Meglio un trading attivo o passivo?

Ala domanda quale sia migliore tra il trading attivo e quello passivo, non ci sono mercati specifici in cui il primo sia ritenuto necessariamente il migliore. Tale affermazione deriva dal fatto che l’indicizzazione può funzionare su tutti i mercati e di solito offre una gamma più ridotta di risultati. Tenendo presente ciò, va detto che gli ETF possono anche essere adatti a quegli investitori che non vogliono correre il rischio che un gestore attivo faccia dei danni sul mercato. In tal caso sono felici di sacrificare il potenziale per fare meglio e per puntare su un rendimento più prevedibile. Inoltre, ci sono alcune classi di attività in cui l’ETF è l’opzione più pratica per gli investimenti, e le materie prime sono un tipico esempio. Infatti, è possibile trovare dei fondi attivi in materie prime, ma poiché la maggior parte degli investitori si orienta sulle società di estrazione dell’oro, non ricevono un’esposizione pura al prezzo dell’oro stesso.

Un broker adeguato per ottimizzare il risultato

Gli ETF sono anche una delle opzioni principali se gli investitori vogliono una leva o un’esposizione corta in riferimento al mercato, anche se questa rimarrà inevitabilmente un’opzione di nicchia e ad alto rischio per la maggior parte degli investitori, che quindi preferiscono in tal caso soprassedere dal trattare l’ETF in oggetto. Fare del trading istituzionale e attivo o passivo in tutti i casi richiede delle ottime capacità e soprattutto un certo grado di professionalità, per cui è necessario per chi intende commerciare in questa tipologia di mercato, avvalersi della preziosa collaborazione di un broker esperto e con un personale in grado di fornire analisi attuali e retrospettive sull’andamento del mercato azionario, e di tutto ciò che interessa il trading attivo e passivo. Il forex broker ad esempio è uno dei migliori presenti sul mercato ed in grado di proporre strumenti adeguati oltre che consentire di avvalersi della preziosa collaborazione del suo personale ottimamente preparato proprio per fornire ai trader di media competenza di imparare a fare un trading professionale senza incorrere in troppi rischi.