Breve guida ai codici tributo
I codici tributo si configurano come dei codici identificativi unici che corrispondo ad una determinata tipologia di versamento da pagare, sia essa un tributo, una sanzione, un interesse o un’entrata. I codici tributo servono per la compilazione dei modelli F23 e F24. Le voci presenti nel modello vengono identificate mediante l’inserimento dei relativi codici tributo. Ogni importo da pagare deve quindi essere affiancato dal suo codice identificativo.
La gamma di codici tributo prevista dalla legislazione italiana è molto variegata. Tali codici infatti variano a seconda della casuale di pagamento, del periodo in cui si effettua il versamento e a seconda della tipologia di imposta che si deve saldare. Un aiuto per i contribuenti che devono destreggiarsi nell’identificazione del codice tributo idoneo al proprio caso deriva dalla stessa Agenzia delle Entrate che fornisce nel proprio sito un elenco completo di tutti i codici tributo attualmente esistenti.
Per il versamento dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, ossia l’Irpef, e la relativa compilazione del modello F24, i principali codici tributo sono il 4034, 4001, il 4033 e l’8901.
Il codice 4034 viene utilizzato per il versamento della seconda rata d’acconto Irpef dell’anno corrente. Il codice identifica il pagamento che viene effettuato nel mese di novembre. Lo stesso codice si riferisce anche al versamento di un unico acconto Irpef, sempre se questo viene erogato nel mese di novembre dell’anno corrente. Il codice 4001 identifica invece il versamento della somma a saldo. Il codice 4033 si riferisce alla prima rata dell’acconto Irpef. Con il codice 8901 si indica infine il versamento di somme finalizzate a coprire eventuali sanzioni.
I codici tributo 6001, 6012, 6034 e 6031 sono alcuni dei principali codici che identificano il versamento dell’Imposta sul valore aggiunto, ovvero l’Iva. Il versamento dell’Iva nel primo semestre dell’anno, con una cadenza di tre mesi, viene identificato con il codice 6031. Il pagamento mensile è invece collegato ai codici 6012 per il mese di dicembre e 6001 per il mese di gennaio. Il codice 6034 si riferisce ai versamenti effettuati nel quarto trimestre dell’anno.
Per quel che concerne la compilazione del modello F24 per il pagamento della TASI, la tassa sui servizi indivisibili, i codici possono variare a seconda della tipologia di immobili per cui si effettua il versamento e della tipologia di pagamento. Tra i codici più noti rientra il 3958 che identifica l’imposta sulle abitazioni principali. Il codice tributo 3959 corrisponde invece al versamento del pagamento per i fabbricati rurali ad uso strumentale. Il codice destinato al pagamento dell’imposta per le aree fabbricabili è il 3960. Un ulteriore codice di frequente utilizzo è quello dedicato agli altri fabbricati, ossia il codice tributo 3961.
Due codici tributo relativi alla tipologia del pagamento da effettuare sono il 3962 e il 3963. Il primo identifica gli interessi su ravvedimento, mentre il secondo le sanzioni su ravvedimento.
Anche i codici tributo per il pagamento dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, possono variare in base a due fattori: la tipologia di immobile su cui si paga l’imposta e l’ente destinatario del versamento che può essere il Comune o lo Stato. Tra i codici tributo che hanno come destinatario il Comune rientrano i codici 3912, 3913 e 3918. Il codice tributo 3917 identifica invece lo Stato come ente destinatario dell’imposta.