Far diventare la passione per le scommesse un lavoro è possibile?
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è fatto sicuramente prendere dallo spirito di competizione e si è messo alla prova in una scommessa parecchio attrattiva.
C’è però chi la voglia di scommettere ce l’ha proprio innata, come se facesse parte del proprio dna ed è per questo che talvolta le scommesse possono diventare una vera e propria ossessione ed in alcuni casi portare addirittura alla rovina. Quando si tratta di scommettere per gioco fra amici o parenti la cosa, ovviamente, rimane contenuta e al limite può soltanto sfociare in qualche piccolo litigio o discussione, ma quando ci sono di mezzo i soldi le scommesse possono arrivare a mettere le persone sul lastrico e a rovinare le loro vite.
Chi però ha la passione innata per le scommesse è molto difficile che riesca a liberarsene e allora in questo caso perché non tentare di far diventare la propria passione per le scommesse un lavoro? Non tutti sanno che ai nostri giorni quella dello scommettitore è diventata una vera e propria professione, spesso anche molto quotata e ricercata. Nel mondo dello sport il quotista sportivo è colui che grazie alla sua passione per le scommesse, alla sua conoscenza sportiva e alle sue doti statistiche, riesce a fare dei pronostici quasi sempre azzeccati e ad ottenere o far ottenere agli altri cospicui guadagni. Non esiste ancora in Italia una scuola che insegni a diventare un quotista professionista, ma tale ruolo si sta affermando sempre di più negli ultimi anni, visto l’evolversi che il mercato delle scommesse ha subìto con l’avvento di internet. Ora si scommette proprio su tutto: sull’ippica, sul calcio, sul tennis, sul nuoto, sul basket e così via.
Non ci si riduce più soltanto ai campionati di Champions, alla Coppa Uefa o alle partite di serie A e serie B. Un quotista oggi può lavorare su un palinsesto che presenta oltre 25.000 eventi ogni mese e che possono andare dallo sport al gossip, perché gli argomenti sui quali scommettere sono davvero dei più svariati. Chi vuole fare, dunque, della sua passione per le scommesse un vero e proprio lavoro deve rimboccarsi le maniche e tenersi sempre quotidianamente informato. Un tempo ci si poteva limitare a tenersi aggiornato leggendo un paio di quotidiani, ora bisogna affidarsi a quante più fonti possibili, oltre che al proprio intuito e alla propria lungimiranza. È anche vero che esistono parecchi software e diversi programmi tecnologici a supporto del quotista che possono aiutarlo a calcolare le statistiche in base alle percentuali di probabilità e alle logiche e ai meccanismi della quota fissa.
Nonostante ciò, però, i vecchi allibratori di una volta devono vantare una grande e lunga esperienza sul campo se vogliono ottenere interessanti introiti. Dagli anni 2000 in poi il mercato delle scommesse è cresciuto in modo esponenziale ed oggi migliaia sono le agenzie di scommesse presenti su tutto il territorio. Ecco perché far diventare la passione per le scommesse un’attività lavorativa altamente remunerativa è piuttosto semplice ai nostri tempi per chi ha il pallino per le scommesse e la giusta stoffa. Anche importanti realtà come la stessa Sisal sono spesso alla ricerca di validi quotisti, così come le diverse aziende di gaming o di betting on line.
Insomma, riuscire a guadagnare con le scommesse facendole diventare il proprio lavoro primario oggi non è più un sogno ma è vera realtà .