Impianti di allarme a Milano, qualche consiglio

La ricerca di un sistema di allarme a Milano potrebbe portare alla scoperta degli impianti misti e degli impianti integrati. Di cosa si tratta? Gli impianti misti sono caratterizzati da una parte che funziona via radio e da una parte che funziona via cavo, per esempio nei punti in cui sono previste canalizzazioni. In genere i cavi vengono posati unicamente per alimentare le sirene e la centrale di allarme, e tutti gli altri elementi si basano su onde radio. Questi impianti sono adatti in modo particolare alle situazioni che richiedono un allargamento di sistemi già esistenti in contesti in cui non possono essere eseguiti lavori di muratura. Per quel che riguarda gli impianti integrati, vengono considerati dagli esperti i sistemi più completi e più efficaci per la protezione degli edifici, in quanto abbinano i dispositivi di protezione passiva con i dispositivi di protezione attiva: in altri termini, all’antifurto è collegat
a la serratura elettronica della porta blindata.

Come proteggere la propria casa

Chi ha bisogno di un sistema di allarme a Milano o comunque vuole sapere qualcosa in più a proposito degli impianti di protezione degli edifici può consultare il sito www.sicurnowa.it. Un dubbio che molti hanno è quello che riguarda la sicurezza esterna: insomma, è meglio che una casa venga protetta dall’interno o dall’esterno? Ovviamente, non è possibile dare una risposta univoca e universale a questa domanda, poiché ogni caso deve essere valutato a sé. Quel che è certo è che una corretta progettazione e una corretta installazione influiscono sull’efficacia di un sistema di allarme per non meno del 70%. Partendo dal presupposto che gli appartamenti più a rischio sono quelli al piano terra o comunque ai piani più bassi, specialmente se dotati di balconi o terrazze, occorre distinguere tra sistemi perimetrali e sistemi volumetrici.

I sistemi perimetrali e i sistemi volumetrici

I sistemi perimetrali suonano nel momento in cui viene aperta una porta di ingresso, una porta finestra o una finestra, e sono installati lungo le pareti esterne dell’edificio che si vuole proteggere. Sono indicati, tra l’altro, per la protezione notturna, e possono essere attivati quando ci sono persone all’interno dell’edificio. In più, al momento dell’installazione è possibile effettuare una suddivisione in zone, così da poter decidere se proteggere una o più aree. Per ciò che concerne i sistemi volumetrici, invece, sono utili anche per periodi brevi, perché permettono di non dover chiudere le finestre ogni volta che si esce: suonano, infatti, in presenza di intrusi all’interno dell’edificio. Gli intrusi sono rilevati attraverso i cosiddetti sensori volumetrici, che individuano le variazioni di movimento e di temperatura e di conseguenza intercettano tutte le presenze fisiche. Avendone la possibilità, il suggerimento più utile
è quello di integrare un sistema perimetrale con un sistema volumetrico, in modo tale che il secondo possa subentrare al primo nel caso in cui l’impianto esterno non fosse in funzione o comunque non riuscisse a rilevare la presenza di malintenzionati e intrusi.