Le origini della moda

Tra le mode più famose vi sono state di sicuro quelle diffuse con le conquiste dell’Impero romano, che introdussero sul territorio italiano diversi capi d’abbigliamento tra cui le braghe, le maniche e la pelliccia. Può sembrare strano, ma su alcune tipologie di abito vi erano persino delle leggi anti spionaggio, che punivano severamente chi propagava le informazioni sui metodi di lavorazione originali.

Qualche secolo più tardi, sulla Via della Seta, ovvero negli scambi con l’oriente, si vedevano grandi scambi con tessuti di seta con decorazioni inusuali per il mondo occidentale, che includevano anche draghi e pappagalli.

Dal nord Europa, invece, arrivarono gli hennin, dei copricapi a cono allungati, assai di moda in Francia e nei territori fiamminghi.

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LE BAMBOLINE CON VESTITI ALLA MODA

Da quasi 50 anni per noi è la bambola Barbie a fare un po’ “la moda”, ma in realtà la moda delle bambole vestite alla moda è nata nel XVI secolo. Questo piccolo gioco non solo divertiva, ma educava le bambine al senso della moda e del design. Non tutte le bambole erano uguali, ad ogni modo, poiché vi erano quelle di alta classe e i semplici fantocci popolari.

IL RE SOLE

Il Re Sole, ovvero Luigi XIV di Francia, si può dire che fu un passaggio importante per la moda, che vedeva un personaggio di spicco (che più di spicco non si poteva) lanciare delle nuove idee di abbigliamento. Infatti, nelle tante stampe che lo raffigurano si possono notare dei nuovi capi: la marsina (una giacca al polpaccio), una sottomarsina (che qualche decennio dopo si trasformò in gilet), braghe corte al ginocchio e una parrucca. Questo insieme fu chiamato “Homme à la Française” e fu copiato in tutta Europa. Si trattava, quindi, della prima vera moda, che vedeva non semplici capi d’abbigliamento, ma un vero e proprio stile, un modo d’apparire e che per molti rappresentava anche l’appartenenza ad un determinato modo di pensare.

Nello stesso periodo, mentre andava di moda l’abito maschile in 3 pezzi “Habit à la Française”, anche per le donne arrivò la cosiddetta “Robe à la française”, un abito largo e con decorazioni floreali, seguito dalla Polonaise, sopravvesti arricciate sul retro e aperte avanti, con giacchette strette, antenato di quello che oggi chiamiamo tailleur. Seguì la robe en chemise, una veste lunga e stretta, solitamente molto chiara.

Due capi d’abbigliamento che hanno fatto la storia della moda e che sono letteralmente “esplosi” nell’usanza, nella richiesta e nella produzione, sono stati senza dubbio il frac (o marsina) e la redingote.

Il frac nacque alla fine del XVII secolo in Inghilterra. Inizialmente, l’idea era di avere un comodo abito da campagna, perciò si presentava colorato, in lana o in pelle, corto davanti e con due falde dietro. Solitamente, mostrava il gilet in tinta diversa. Tuttavia, un certo Lord Brummel, perfezionò tale capo d’abbigliamento rendendolo blu e a doppio petto, abbinandolo con calzoni beige, camicia bianca a collo alto fasciata da un’enorme cravatta. Il frac dapprima fu indumento comune, ma progressivamente si trasformò in veste di gala completamente nero, quindi successivamente abito da sera (mentre di giorno era di moda il tight). Al frac seguì il semplice smoking.

Il redingote invece è il nome del soprabito o cappotto, da cui sono derivate le giacche e i cappotti, sia maschili che femminili.