Risparmiare a Milano con auto usate e sconto del 10% sul bollo

La Regione Lombardia introduce lo sconto sul bollo auto. Un modo in più per ridurre i costi? Ecco dove trovare i prezzi più convenienti per le auto usate a Milano. 

Milano è la città più ricca d’Italia, sede di Piazza Affari, boutique lussuose, ristoranti stellati e istituzioni di prestigio.
Milano però è anche la città più cara d’Italia e tra le 15 più care del mondo. Nella classifica sono incluse città come Zurigo, Ginevra e New York dove, però, i lavoratori a fronte di un alto costo della vita, beneficiano di salari più alti. Non così a Milano, dove gli stipendi devono fronteggiare tasse, spese e costosissimi aperitivi.

Più auto usate, meno costi
In una città così grande per muoversi in libertà è indispensabile l’uso dell’automobile. Ecco dunque un’altra voce spesa che si aggiunge alla lista. Tra costi di gestione, assicurazione, carburante e rate per saldare l’acquisto della vettura il portafoglio piange.
Come sopravvivere alle spese? I milanesi, che da sempre hanno un’attitudine agli affari, si sono fatti furbi e hanno trovato il modo migliore per risparmiare sull’auto. Sono cliccatissimi gli annunci di auto usate a Milano per trovare l’offerta più conveniente in città. I siti internet vengono preferiti perché consentono un gran risparmio di tempo e la comodità di poter effettuare la ricerca ovunque ci si trovi, senza recarsi presso le concessionarie tradizionali.

Bollo auto -10%
Un’altra occasione di risparmio è offerta dalla nuova legge approvata dalla Regione Lombardia, per contrastare l’evasione fiscale, che include uno sconto riservato ai cittadini che scelgono di pagare con addebito automatico la tassa automobilistica.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di automobili registrate e dunque ricava la somma più alta dalla riscossione del bollo auto.
I proprietari di auto che opteranno per la domiciliazione bancaria godranno del 10% di sconto sul bollo auto.

Come ottenere lo sconto
Per beneficiare della riduzione bisognerà aspettare fino a Gennaio 2017.
Il funzionamento è semplice: garantendo il pagamento costante del bollo, direttamente dal proprio conto corrente con pagamento tramite RID, si potrà contare sul 10% di sconto.
In più, la Regione Lombardia ha stretto un accordo con l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale grazie al quale i residenti nelle case Aler, pagando il bollo tramite c/c bancario, otterranno una mensilità gratis sull’affitto.

Cosa succede a chi non paga?
Il bollo auto, si sa, è una delle tasse più odiate dai contribuenti. Tanti ne farebbero volentieri a meno e non manca il malcostume di coloro che eludono il pagamento attraverso l’immatricolazione dell’auto all’estero.
Ma a cosa si va incontro se non si paga il bollo? La legge prevede tre possibilità:

  1. nel caso in cui il pagamento avviene entro un anno dalla scadenza è applicata una sanzione minima (con una maggiorazione di circa il 4%);
  2. se la tassa viene pagata oltre 12 mesi dalla scadenza il contribuente dovrà pagare la tassa rincarata del 30%;
  3. infine, per i recidivi che non intendono pagare è prevista la cancellazione dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) con conseguente impossibilità a circolare.

Abolizione del bollo, la proposta
Si torna a parlare di un argomento caldo e, oltre alla riduzione del suo ammontare, arriva la proposta di legge per eliminare il bollo del tutto.
Il Presidente del Consiglio Renzi pensa di abolire il bollo auto compensando il mancato introito (6 miliardi di euro l’anno) con un leggero aumento delle accise sui carburanti (15 centesimi al litro).
Ma sarebbe conveniente per gli automobilisti? Il Centro Studi della CGIA di Mestre fa sapere che i vantaggi sarebbero solo per chi macina pochi chilometri.
Chi percorre più di 20.000 km/anno andrebbe invece a perderci. Sarebbero quindi penalizzati coloro che usano l’auto per professione. A causa del maggior numero di chilometri percorsi durante l’anno, tassisti, autotrasportatori e agenti di commercio avrebbero un aumento della spesa.

Bollo auto: come funziona in Europa
Iniziamo col dire che il confronto può essere fatto limitandosi a mercati simili a quello italiano. Fatta questa premessa, in UE fa meglio la Germania (con quasi 9 miliardi di euro), seguono il Regno Unito (7,4 miliardi), la Spagna (2,8 miliardi) e la Francia (solo 997.000 euro).
L’importo, però, non viene calcolato allo stesso modo.
In Italia la quota cambia di regione in regione ed è ricavata sui kW per tassi variabili in base alla categoria ambientale (Euro 0, 1, 2, 3, ecc).
In Germania si prendono in considerazione cilindrata ed emissioni di CO2, quindi a parità di cilindrata le auto a benzina pagano molto meno rispetto alle diesel.
Fortunati i cugini d’oltralpe: in Francia il bollo auto non esiste per i privati (a patto che la vettura non ecceda i 190 g/km di emissioni). Ecco spiegati i minori introiti del fisco francese, considerando anche che in caso di eccesso si paga una tassa fissa pari a 160 euro.
La Spagna adotta il metodo dei cavalli fiscali, con quattro scaglioni da 8 a 19,99 cavalli, con importi da 12,62 euro fino a 112 e sovrapprezzi, considerevoli, nelle città maggiori.

Anche in Inghilterra sono in vigore scaglioni progressivi, qui addirittura 13, suddivisi in base alle emissioni: si va da 0 a 500 sterline per vetture che emettono da 100 g/km a oltre 205 g/km.