Alcuni buoni motivi per usare una fat bike

La fat bike: cos’è e quando è nata

Nel corso degli ultimi anni la fat bike ha riscontrato un enorme successo.

I primi modelli di questa particolare bicicletta furono pensati già negli anni 80, ma essa si afferma come bicicletta da fuoristrada soltanto nel 2015.

Tutti noi abbiamo visto almeno una volta questa bicicletta dalle ruote “grasse” (direttamente dal termine inglese fat, che significa grasso), che sia per strada o su terreni più difficoltosi.

Le sue caratteristiche la rendono un’ottima bicicletta per coloro che amano intraprendere sentieri accidentati, ma soprattutto per chi vuole utilizzarla su strade innevate o sulla sabbia: la fat bike è nata proprio per camminare su queste due superfici.

La particolarità della fat bike

La fat bike è considerata un’evoluzione della famosissima mountain bike. Quest’ultima, già prima della fat bike, permetteva agli amanti della bicicletta di avventurarsi su terreni più sregolati rispetto alle normali strade asfaltate, e questo era possibile grazie all’utilizzo di gomme più larghe di quelle delle biciclette da corsa.

Proprio giocando sulla dimensione delle coperture e sulle prestazioni che queste conferiscono ad una bicicletta è stata ideata la fat bike, la quale si presenta come una versione migliore della MB, dotata di gomme davvero “grasse”.

Alcuni buoni motivi per utilizzare una fat bike

Se si amano percorsi sabbiosi, poco battuti, innevati, fangosi o semplicemente meno regolari di quelli asfaltati, allora questo è il primo buon motivo per utilizzare una fat bike.

Con questa bici non si hanno più limiti nella scelta del sentiero da percorrere perché permette uno spostamento sicuro grazie alle sue gomme, la cui larghezza varia, in base al modello scelto, dai 6 ai 12 cm circa.

Questa estensione molto grande permette al ciclista di avere un’ottima padronanza del mezzo (c’è molto attrito tra le gomme di una fat bike ed il suolo e ciò riduce il rischio di cadute o sbandamenti).

Inoltre una fat bike può ritornare utile anche a chi abita in città: con delle ruote così grosse non ci si preoccupa più di buche o crepe dell’asfalto.

Questa bici è poi consigliata a tutti coloro che amano i periodi invernali e le lunghe “passeggiate” con la propria bici sulla neve. Grazie alla bassa pressione presente all’interno delle ruote, la fat bike è capace di “galleggiare” sulla neve, senza sprofondare (come farebbe invece una bici con ruote più sottili).

Un altro buon motivo per utilizzare una fat bike è quello per cui sul mercato non esiste soltanto la tradizionale fat bike, ma anche la sua versione elettrica. La fat bike richiede al ciclista uno sforzo in più durante la pedalata: ciò accade non tanto per il peso complessivo della bici (alcuni modelli pesano circa 10 kg), quanto per il maggiore attrito esistente tra le ruote e il suolo.

Una fat bike elettrica annulla questo svantaggio: dotata di un motore a corrente continua e della pedalata assistita, la fat bike elettrica riduce il lavoro del ciclista su terreni la cui percorrenza potrebbe risultare più faticosa.

La fat bike elettrica: un’alternativa alla fat bike tradizionale

Una fat bike elettrica è ovviamente più costosa di una fat bike tradizionale. Molti modelli elettrici arrivano a costare anche più di 1500 euro, ma ne esistono tanti altri più economici e che offrono ad un prezzo più contenuto (tra gli 800 e i 1000 euro) un’ottima autonomia in termini di kilometri e diverse comodità (presenza di ammortizzatori posteriori ed anteriori e batteria dalla lunga durata).

Se invece si cerca una fat bike elettrica motore bafang (dotata di una batteria più duratura) e dunque con un’autonomia molto più elevata, ne esistono davvero tante e di diverse marche. Bisogna soltanto scegliere quella che si adatta di più alle proprie necessità.