Cos’è il bilancio d’esercizio e come ottenerlo

Se si può dare per scontato che tutti sappiano cosa sia una partita IVA, probabilmente molti meno conoscono invece la forma e la funzione di un bilancio d’esercizio, conosciuto anche con il nome di bilancio aziendale. Ebbene, volendo semplificare al massimo, stiamo facendo riferimento ad un documento estremamente prezioso, il quale riassume al suo interno tutte le attività aziendali relative ad un periodo di dodici mesi.

Tale arco di tempo indica per l’appunto il cosiddetto anno fiscale, in altre parole l’esercizio finanziario; questi corrisponde quasi sempre all’anno solare, ossia l’arco di tempo che va da gennaio a dicembre: mese, quest’ultimo, in cui viene solitamente pubblicato anche il relativo documento.

Fatta questa premessa, è bene sapere anche che il bilancio di esercizio deve essere presentato da ogni tipologia di impresa, quindi sia da parte delle società di persone che da quelle di capitali, ma con delle sostanziali differenze:

  • Nel caso delle società di capitaliil documento diviene pubblico, e può essere consultato da chiunque abbia interesse a farlo – deve inoltre essere fatto secondo secondo gli schemi di bilancio previsti dal codice civile.
  • Per quanto riguarda invece le società di persone le ditte individuali, esse non hanno l’obbligo di pubblicare il documentonon devono per forza seguire gli schemi di bilancio previsti dalla legge.

Tuttavia, a prescindere dalla natura della società che intendiamo analizzare, il bilancio aziendale è richiedibile facilmente mediante il sito EasyVisure.

A cosa serve il bilancio aziendale

Il bilancio d’esercizio – o bilancio aziendale – costituisce un prospetto completo, il quale rende conto delle attività aziendali in un dato periodo. All’interno dello stesso sono presenti quattro documenti fondamentali: lo stato patrimoniale, il conto economico, la nota integrativa e il rendiconto finanziario, introdotto solo nel 2015.

A questi si aggiunge la relazione sulla gestione, la quale però non è obbligatoria in quanto si tratta di una voce complementare. Inoltre, la composizione del bilancio aziendale varia a seconda delle dimensioni e del tipo di società.

A tal proposito, solo le grandi e medie imprese devono includere tutti e quattro i documenti nel bilancio; per le piccole imprese non serve il rendiconto finanziario, mentre le micro imprese devono produrre solo il conto economico e lo stato patrimoniale.

Le funzioni assolte dal bilancio aziendale sono molteplici, infatti qui sono raccolti tutti i dati e le informazioni atti a ricostruire l’operato dell’azienda nel corso dell’anno di esercizio.

Le componenti del bilancio aziendale

Come accennato poco fa, i documenti principali che costituiscono un bilancio di esercizio sono:

  • Lo stato patrimoniale
  • Il conto economico
  • La nota integrativa

Vediamo quindi nello specifico l’utilità di ogni documento.

Lo stato patrimoniale va a fotografare lo stato economico e patrimoniale dell’azienda.

In particolare, esso sancisce la differenza tra tutto quello che rappresenta l’attivo e gli elementi che costituiscono il passivo, per ottenere il patrimonio netto aziendale.

Nell’attivo rientrano tutti i beni dell’azienda e la disponibilità liquida, mentre nel passivo sono inclusi i debiti verso le banche o verso altre aziende.

Il conto economico è una valutazione più dinamica rispetto allo stato patrimoniale e mette in contrapposizione costi e ricavi per ottenere l’utile dell’esercizio.

La nota integrative è invece un documento che va ad accompagnare i primi due offrendo delle motivazioni aggiuntive atte a giustificare alcune scelte aziendali e contabili.

In aggiunta, talvolta potrebbe essere presente anche il rendiconto finanziario; esso rappresentante l’evoluzione dei flussi di cassa in entrata e in uscita.

Cos’è il bilancio in forma abbreviata?

Il bilancio in forma abbreviata può essere redatto fruendo di alcune semplificazioni rispetto al bilancio redatto in forma ordinaria.

Tali semplificazioni riguardano, soprattutto, gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, nonché ai documenti che compongono il bilancio.

Nel bilancio in forma abbreviata lo Stato patrimoniale comprende solo le voci contrassegnate con lettere maiuscole e numeri romani.

Possono essere omesse le voci contrassegnate da numeri arabi.

Le voci “A – Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti” e “D – Ratei e risconti” dell’attivo possono essere comprese nella voce C.II dedicata ai crediti dell’attivo circolante.

Ugualmente, per la voce “E – Ratei e risconti” del passivo può essere compresa nella voce “D – Debiti”.

Nelle voci “C.II – Crediti” dell’attivo circolante e “D – Debiti” del passivo devono essere separatamente indicati i crediti e i debiti esigibili oltre l’esercizio successivo.

Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata possono indicare nell’attivo dello Stato patrimoniale il solo valore netto delle immobilizzazioni, così come previsto per i soggetti che redigono il bilancio in forma ordinaria, senza dover detrarre in forma esplicita, dalle voci “B.I – Immobilizzazioni immateriali” e “B.II – Immobilizzazioni materiali” dell’attivo, gli ammortamenti e le svalutazioni.

A cosa può servire un bilancio d’esercizio?

I benefici legati al bilancio aziendale possono essere diversi.

Oltre ad essere obbligatorio per legge, infatti, consente di farsi un’idea reale ed obiettiva riguardante l’andamento dell’azienda, per fare delle valutazioni ulteriori e per evidenziare la necessità di apportare modifiche per ottimizzare i risultati positivi.

Un altro aspetto di cui si può tener conto è il fatto che una volta che si è imparato a leggere un bilancio aziendale sarà possibile consultare quello dei nostri competitor: capire l’andamento della concorrenza è difatti uno dei modi migliori per sapere quali strategie adottare.