Cosa succede se un finanziamento non viene pagato
Può capitare a tutti: chiedi un finanziamento, lo ottieni, cominci a saldare le tue rate ma, all’improvviso, non hai più la liquidità per tenere fede alla promessa che hai fatto alla banca di tenere fede al contratto.
Anche se può essere completamente indipendente dalla tua volontà, potresti essere a corto di soldi. Che succede in questo caso? Andiamo a vederlo!
Rescissione unilaterale del contratto
Se non paghi il contratto può essere nullo
Che si parli di cessione del quinto, qui puoi trovare un approfondimento, di prestiti personali o prestiti senza busta paga non importa. Un finanziamento, una volta preso, deve essere saldato. In questo articolo vedremo cosa succede se non si paga un prestito personale.
E, tra le conseguenze più nefaste, c’è anche la rescissione unilaterale del contratto con chi ti ha fornito il prestito e, nella peggiore delle ipotesi, vuole immediatamente tutti i soldi che ti ha dato.
Quando firmi un contratto, infatti, esistono delle clausole di salvaguardia che tutelano sia te (ad esempio, potrebbe esserci una postilla che, in qualche caso, puoi pagare con qualche giorno di ritardo a fronte di una rata più alta) sia la banca (appunto, cosa succede se non riesci più a saldare il prestito che hai fatto).
La rescissione unilaterale del contratto, però, è prevista solo nei casi più gravi e in situazioni conclamate. Ad esempio, se hai già fatto prestiti in passato della stessa entità e sei stato sempre un ottimo pagatore, generalmente l’istituto di credito ti concede un tempo ulteriore per poter, poi, ritornare ‘con i tempi’.
A seguito della risoluzione del contratto possono verificarsi diverse situazioni, dal blocco del tuo conto corrente all’obbligo, come dicevamo, della restituzione del rimanente in un’unica soluzione.
Scatta subito la segnalazione di cattivo pagatore
Se non riesci a saldare un finanziamento, avrai subito cattive conseguenze
È, praticamente, la prima conseguenza che viene subito attuata qualora tu non dovessi riuscire a saldare le tue rate nel tempo previsto dal contratto: entri subito nella lista dei cattivi pagatori e, a quel punto, sarà davvero difficile riuscire a ottenere un nuovo prestito.
Devi sapere che, infatti, esistono ben 2 banche dati a tutela degli istituti di credito, di cui una perfino gestita dalla Banca d’Italia. Ma andiamo con ordine.
La prima tipologia di banca dati si chiama SIC, e sta per ‘Sistemi di Informazioni Creditizie’: in pratica, non solo dice se una persona è morosa ma anche se ha in corso una procedura di pagamento. Fornisce tutte, ma proprio tutte, le informazioni per capire se quel cittadino è un buon pagatore o no. Si va, infatti dal numero dei prestiti fatti a quelli saldati e all’entità del prestito rimanente.
La seconda tipologia, come dicevamo, è gestita dalla Banca d’Italia, e si chiama ‘Cai’, che sta per ‘Centrale Rischi Interbancaria’. In questa lista ci sono soltanto i morosi e vale per i grandi importi. In altre parole, se sei in lieve ritardo, nessun problema: sei ancora in tempo per non finire nella…‘black list’!
Rivalersi sulle tue proprietà
Certo, puoi intestarle a un’altra persona ma sappi che prima o poi dovrai pagare
Non hai saldato il tuo debito, la banca ti ha mandato una comunicazione, tu non hai dato risposte esaustive ed è partita la causa.
Una causa che, lo ribadiamo a scanso di equivoci, difficilmente ti vedrà vincitore. Certo, la legge n. 3 del 2012 tutela un po’ chi ha chiesto un credito ‘non imprenditoriale’, praticamente al consumo (ad esempio per l’acquisto di una macchina).
In questo caso, infatti, può essere presentato un piano di rientro diverso, anche con un’entità delle rate diverse e, se il giudice dovesse dare l’ok, si parte con questo nuovo piano.
In caso contrario, la banca può rivalersi sulla tua casa o su altri oggetti di valore che possiedi, come braccialetti o collane d’oro, veicoli o cantine.
Si tratta di un atto di esecuzione forzata in cui viene dato 10 giorni di tempo al debitore per mettersi in regola. Qualora non lo facesse, si parte con l’ipoteca, il pignoramento e la messa all’asta dell’edificio.
A preoccuparsi, infine, dovrebbe essere anche il garante: la finanziaria può tranquillamente rivalersi su di lui e sulle sue proprietà. Quindi…scegli bene anche il garante. E se fai da garante, stai molto attento!