Estonia, il paradiso dell’imprenditore digitale
In un mondo che cambia in fretta e si evolve in continuazione, per avere successo è necessario un mix di coraggio, determinazione e apertura mentale. Tutti quegli imprenditori che hanno spostato la propria attività online possiedono certamente queste qualità, in quanto hanno saputo cogliere il momento opportuno per reinventare il proprio lavoro e reinventare se stessi intraprendendo una strada nuova, ancora sconosciuta ai più. Il cambiamento può fare paura ai meno audaci, ma se ci si affida a degli esperti e si compiono scelte coscienziose nulla impedirà a chi se lo merita di godere dei frutti del proprio lavoro. Marco Scarsella ne è di sicuro un esempio. Stufo dell’inutile complessità della burocrazia italiana e desideroso di mettersi in gioco come imprenditore, si è trasferito in Estonia nel 2008 e ad oggi ha fondato ben quattro aziende.
Perché l’Estonia?
L’Estonia è sicuramente un Paese che favorisce gli imprendiori digitali, permettendo a chi lo desideri di fondare aziende con estrema facilità, online e con pochi click. Come spiega Marco Scarsella nella sua intervista a Presadiretta dello 07/09/2020, in Estonia sono necessari solo 13 minuti per creare un’impresa. Basta infatti collegarsi al portale pubblico estone dedicato agli imprenditori, inserire la propria carta d’identità digitale o la carta di E-Residency nell’apposito spazio del computer, rispondere alle domande richieste dal sistema e pagare una tassa di 180 euro allo Stato estone. La stessa E-Residency è un documento molto utile ed interessante per chi vuole fondare un’azienda in Estonia ma che di fatto non vi risiede stabilmente. La E-Residency card è, di fatto, una “residenza virtuale” che lo Stato estone può concedere a chi ne abbia bisogno per fondare un’impresa in Estonia. L’obiettivo principale di questa policy è ovviamente quello di attirare capitali esteri nel Paese. Secondo i dati forniti dal Governo estone, l’E-Residencyè usata attualmente da circa 70.000 persone, di cui 2971 italiani. L’Italia è quindi sesta nella classifica dei Paesi che più hanno beneficiato della E-Residency per far nascere la propria impresa.
Occhio alla Legge
Bisogna ricordare però che carta di identità digitale estone e E-Residency non sono affatto la stessa cosa. La prima infatti garantisce molti più diritti rispetto alla seconda. Inoltre la prima grantisce l’accesso a molti servizi che con la seconda sono preclusi. Bisogna poi ricordare che il permesso di E-Residency non attribuisce automaticamente una residenza fiscale estone a chi lo detiene. Quindi, se non si fa attenzione, si potrebbe pensare che con il permesso di E-Residency sia permesso non pagare le tasse in Italia. Niente di più falso! Anche con il permesso di E-Residency, quindi, si dovranno pagare le tasse in Italia! Per evitare dei problemi con il fisco e per non commettere errori madornali che potrebbero procurare all’aspirante imprenditore parecchi grattacapi a livello legale, prima di aprire una società in Estonia è sempre consigliabile rivolgersi a dei seri professionisti. Questi ultimi dovrebbero infatti essere in grado di offrire una consulenza specifica per la fondazione di un’azienda in Estonia e dovrebbero saper guidare il cliente in modo che quest’ultimo non debba poi pentirsi amaramente della propria superficialità.