L’università del Michigan dice che il sonno migliora il sesso?

Secondo quando appurato dai ricercatori dell’Università del Michigan, un buon sonno ristoratore che abbia una durata compresa tra le 7 e le 9 ore, senza alcun tipo di interruzione, può portare ad avere dei concreti benefici sulla vita sessuale di coppia.

Lo studio condotto su 171 donne di un campus universitario, tenute sotto osservazione per due settimane, pubblicato sul Journal of Sexual e sul portale scientifico Pubmed, ha evidenziato come una maggiore durata del sonno recasse a quest’ultime un aumento del loro desiderio sessuale.
Tutto ciò a prescindere dall’età, dalla stanchezza giornaliera, dagli impegni quotidiani e dalla presenza di mestruazioni.

Quindi dormire bene migliora non solo la vita ma anche il sesso.

Questo perchè durante il sonno, si vanno a ristabilire all’interno del corpo umano i normali livelli delle secrezioni ormonali, ed in particolar modo del testosterone.
Un’ormone quest’ultimo che ricopre un ruolo molto importante, non solo nell’uomo ma anche nella donna, per quel che riguarda la sfera sessuale.
Infatti, dati alla mano, è possibile affermare come, dopo una notte di sonno tranquillo, gli opportuni livelli di testosterone vadano a contribuire appena svegli, non soltanto ad un aumento del desiderio sessuale, ma anche e soprattutto ad una maggiore opportunità di avere rapporti sessuali appaganti con il proprio partner.

Dormire poco e male determina o aggrava le disfunzioni sessuali.

in effetti, i problemi legati al sesso possono essere causati da una molteplicità di fattori, ma anche da una scarsa qualità del sonno.
Infatti, chi dorme troppo poco, cioè meno di 6 ore a notte, chi riposa male per alcune notti di fila, o ancora chi ha il sonno interrotto da frequenti risvegli, può andare incontro ad una compromissione delle proprie capacità sessuali, oppure andare a peggiorare dei problemi intimi purtroppo già presenti, come ad esempio la disfunzione erettile per gli uomini ed il dolore sessuale per le donne.
Il disturbo della disfunzione erettile va ad incidere moltissimo sulla vita quotidiana di chi ne soffre, ma va ad influenzare conseguentemente anche la vita familiare e di coppia .
Si tratta infatti di un campanello d’allarme dovuto ad uno stile di vita stressato e ansioso.
Gli esperti in urologia spiegano come ci si trovi di fronte ad un problema di maleducazione sessuale, poichè a tutt’oggi solo un uomo su quattro è consapevole che la disfunzione erettile sia da considerare di fatto una vera e propria malattia, il resto pensa sia una conseguenza naturale dell’età avanzata.

Vi sono d’altronde due disturbi del sonno molto frequenti che hanno notevoli strascichi sulla vita sessuale, precisamente stiamo parlando dell’insonnia e della sindrome delle apnee ostruttive del sonno.

Vediamo in dettaglio tali problemi.

L’insonnia denota una difficoltà nell’addormentarsi, la percezione di non essere capaci di dormire o ancora, l’impossibilità di rimanere addormentati per un arco di tempo tale da potersi sentire riposati al risveglio.
Naturalmente si può parlare di insonnia solo nelle ipotesi in cui la mancanza di sonno vada a procurare effettivi problemi sia fisici che mentali all’individuo, ma non quando una persona comunque dorme poco e si sente ugualmente rilassata e appagata dal sonno.

L’insonnia è un segnale, una spia che evidenzia la presenza di un’alterazione o di un altro disturbo nell’organismo.
Può essere dovuta ad una serie di innumerevoli motivi e diverse sono le forme di insonnia.
In base alla durata infatti è possibile distinguere tra tre diversi tipi di insonnia: quella transitoria, a breve termine e cronica.
L’insonnia transitoria conduce a dormire davvero poco tempo soltanto per alcuni giorni, può subentrare a seguito di una forte emozione oppure nel ricevere una buona o cattiva notizia.
L’insonnia a breve termine invece può durare per un certo periodo di tempo, di solito alcuni mesi.
Le cause scatenanti il più delle volte sono la conseguenza di episodi importanti, pesanti, drammatici della vita.
Un lutto, la malattia di una persona molto cara ne sono il tipico esempio.
L’insonnia cronica infine rappresenta la forma stabile nel tempo che si protrae addirittura per anni.
I fattori che la determinano possono essere molteplici e derivare da eventi tragici oppure da problemi fisici o psicologici.
In tutti e tre i casi citati, i disturbi del sonno che ne derivano a lungo andare vanno a logorare l’organismo e la salute, con una conseguente riduzione del desiderio e dell’attività sessuale.
Per tali motivi, se si vuole permettere al proprio corpo di tornare ad essere sessualmente attivo è necessario recuperare le energie perse e soprattutto concedersi un adeguato riposo.

Altro fattore importante che può provocare un problema del sonno ed incidere negativamente sulla vita sessuale di coppia è la presenza di apnee nottune.

Si tratta di apnee ricorrenti che portano ad un’insufficienza di ossigeno, capaci per tal motivo di procurare una lunga serie di risvegli nel cuore della notte.
La conseguenza di tutto ciò vede nell’uomo una graduale riduzione della capacità di erezione.
Nella donna invece, tale disturbo porta ad avere una minore lubrificazione vaginale e pertanto un aumento del dolore sessuale durante i rapporti intimi col proprio partner con un quasi inevitabile calo del desiderio.
Detto questo si evince come il sonno e il sesso siano strettamente correlati tra loro ed in grado di condizionare la vita di tutti sia in maniera positiva che negativa.
Diagnosticare e curare una malattia del sonno può non solo ottimizzare, ma in alcune situazioni risolvere del tutto una disfunzione sessuale.
Quindi dormire bene migliora in tutti i sensi la qualità della vita, compresa quella intima!