Le qualità che un buon chirurgo plastico dovrebbe avere
La decisione di ricorrere alla chirurgia plastica è spesso frutto di un lungo percorso di sofferenza psicofisica generata da una particolare caratteristica corporea che è vista come un difetto.
Affrontare quotidianamente il rapporto conflittuale con la propria immagine riflessa allo specchio può causare calo dell’autostima e della fiducia in sé stessi, flessione del tono dell’umore e persino comportamenti evitanti verso situazioni di socialità in cui ci si potrebbe trovare costretti ad esporre la parte del corpo incriminata.
Posto che la stima per la propria persona è determinata da molteplici fattori, e che il punto focale dell’amor proprio risiede nell’accettazione, è innegabile che in molti casi la correzione del difetto estetico comporti un miglioramento dell’immagine di sé percepita e di conseguenza un rapporto più sereno con il proprio corpo.
In altri casi, ad esempio nei pazienti che hanno subito un forte dimagrimento e si trovano con importanti pieghe di pelle pendula, il difetto può essere anche funzionale e ostacolare lo svolgimento delle attività quotidiane. Risolvere una situazione di questo genere diventa allora un imperativo.
In ogni caso è essenziale essenziale, per un processo così complesso e delicato, rivolgersi ad un medico chirurgo dotato di precise qualità.
Le virtù fondamentali del buon chirurgo plastico
Innanzitutto, un buon chirurgo plastico deve essere un buon medico, che possiede una preparazione scientifica rigorosa e completa che lo rende competente come nel caso del chirurgo plastico di Milano, dott. Igor Pellagatta.
Un elemento che differenzia i professionisti del campo è l’avere svolto esperienze all’estero, che arricchiscono il bagaglio culturale medico e ne aggiornano le conoscenze.
L’accreditamento presso Istituti nazionali e internazionali di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, come nel caso del dottor Igor Pellegatta, è un valore aggiunto che garantisce la qualità dell’operato dell’equipe chirurgica e l’osservanza di determinati standard.
Nello specifico della chirurgia plastica, il chirurgo deve vantare ottime abilità tecniche, padronanza delle differenti tipologie di interventi e capacità di scegliere la variante migliore per le precise caratteristiche ed aspettative del paziente.
Il lato umano del chirurgo plastico
Oltre all’imprescindibile aspetto della professionalità, il medico di chirurgia plastica ed estetica deve avere eccezionali doti di sensibilità, tatto, umanità ed empatia. È necessario che sappia comprendere e interpretare i bisogni del paziente sin dal momento della consulenza iniziale, consigliando soluzioni personalizzate modellate sulle sue specifiche esigenze. Deve sapere comunicare con semplicità ed efficacia i benefici, le modalità e tutti i passaggi dell’intervento, senza sorvolare però sugli inevitabili rischi operatori e delle complicanze, dei quali il paziente deve essere edotto.
Naturalmente, il chirurgo di qualità deve poi rappresentare una figura guida lungo tutto il percorso dell’intervento, dalla prima visita all’operazione, fino all’ultimo controllo post-operatorio.
Insomma, il buon chirurgo plastico si rende sempre disponibile come punto di riferimento del paziente per chiarirne ogni dubbio o perplessità e sa gestire le potenziali criticità associate al post-operatorio.
La scelta del chirurgo plastico
In conclusione, la scelta di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica è certamente una decisione importante, ma non è nè l’unica nè la più seria da prendere. Eleggere un centro chirurgico piuttosto di un altro per affidare il proprio corpo ad esso è una scelta altrettanto importante e non va effettuata a cuor leggero.
Occorre informarsi, soprattutto sulla preparazione del medico e magari consultare il sito internet del centro di chirurgia plastica ed estetica per potere prendere visione dei casi già affrontati dal professionista.
In ultima analisi, il consiglio migliore che si possa dare ad una persona che ha deciso di sottoporsi ad un’operazione di chirurgia plastica è quello di pretendere il meglio per sè stessi.