Laminazione a caldo dei profili in acciaio

Laminazione a caldo per le travi inox e profili speciali, che co’è e a chi affidarsi per i profili tubolari strutturali e a chi se ne occupa?

La laminazione dell’acciaio

La laminazione è un procedimento meccanico finalizzato a ridurre una delle dimensioni (in genere lo spessore) di una lamina di metallo.
Esistono tre tipi di laminazione:
– la laminazione a caldo
– la laminazione a freddo
– la laminazione di forma

La laminazione a caldo

Quello della laminazione a caldo, nello specifico, è un procedimento di lavorazione meccanica che, sfruttando le alte temperature, porta i metalli (in particolare l’acciaio) alla massima plasticità, consentendo di ridurne lo spessore o il diametro.
In altre parole, il materiale originario (in genere consistente in un semilavorato grezzo sotto forma di bramma, di blumo o di billetta di acciaio) viene riscaldato fino a quando non raggiunge una temperatura tale da consentirne la deformazione plastica.
La lavorazione a caldo avviene facendo scorrere il materiale originario all’interno dell’impianto di laminazione; quest’ultimo è costituito da:
a. un forno di riscaldo, costruito in materiale refrattario (in genere silice dinas, magneite e chamotte) e necessario per portare il semilavorato alla temperatura di massima plasticità
b. un treno di laminazione, cioè la parte dell’impianto in cui avviene la deformazione plastica
c. dispositivi accessori quali gabbie scagliatrici, rulli, dispositivi per la manipolazione dei lingotti (manipolatori, ribaltatori, trascinatori, elevatori), dispositivi per il taglio, placche di raffreddamento e sistema per l’avvolgimento.

Nel treno di laminazione sono presenti delle armature fisse (cosiddette gabbie di laminazione) al cui interno è inserita una coppia di rulli o cilindri (che possono essere lisci o sagomati ed essere fatti di ghisa o di acciaio) posti ad una distanza inferiore rispetto a quella del semilavorato grezzo: in tal modo, l’azione di schiacciamento dei rulli genera necessariamente una riduzione della sezione trasversale del pezzo, una diminuzione del suo spessore e un conseguente allungamento nella direzione della laminazione.
Ovviamente, per raggiungere le dimensioni, lo spessore o il diametro richiesti, può rendersi necessario ripetere più volte il procedimento, in maniera tale da ottenere, sfruttando più riduzioni successive, la dimensione finale richiesta.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI LAMINAZIONI A CALDO
Questo tipo di laminazione dell’acciaio si distingue in tre processi, in base alla tipologia del prodotto finito ricercato:
1. laminazione con trattamento termico in linea (processo normalmente usato per la produzione di barre);
2. laminazione con acciaio microlegato (processo in genere utilizzato per la produzione di rotoli, caratterizzati da una maggiore lavorabilità);
3. laminazione con successiva stiratura o ribobinatura (particolarmente usato per la produzione di staffe).

VANTAGGI
Rispetto alle altre tipologie di laminazione, quella a caldo ha il vantaggio principale di sottoporre il prodotto originario ad un increudimento inferiore, che si traduce in un lavoro minore e, di conseguenza, in una spesa inferiore.
Il secondo vantaggio consiste nel fatto che, grazie all’elevata plasticità dei materiali metallici sottoposti ad alte temperature, è possibile ottenere grandi deformazioni.
Inoltre, nel processo, è possibile veicolare le proprietà metallurgiche in base alle caratteristiche meccaniche che si desidera ottenere, ad esempio aumentando o diminuendo a seconda della necessità la concentrazione di uno o più elementi chimici: ciò fa sì che sia possibile ottenere un prodotto finito estremamente resistente e duttile.

LA LAMINAZIONE A CALDO: APPLICAZIONI E PRODOTTI
Mediante la lavorazione a caldo è possibile ottenere svariate realizzazioni e prodotti, tra i quali
1) tondi e piatti destinati alla fucinatura o a lavorazioni con macchine utensili
2) barre a sezione esagonale (per la produzione di bulloni) oppure a sezione cilindrica (destinate all’edilizia come tondini per il cemento armato)
3) vergelle destinate alla produzione di filo metallico
4) profilati di varia natura per lavori di carpenteria metallica
5) nastri di lamiere destinati all’imbutitura o alla piegatura
6) travi per l’edilizia pubblica (ad esempio per la realizzazione di ponti o ferrovie)
7) parti di costruzioni navali
8) parti destinati all’industria automobilistica
9) componenti di elettrodomestici
10) tralicci per l’alta tensione e la conduzione dell’energia

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