Come aprire un negozio di alimentari

Ci sono attività commerciali che non smettono mai di servire e fruttare. Tra queste, senza alcun dubbio, si collocano i negozi di alimentari. Siano supermercati di grandi dimensioni o piccole botteghe paesane, queste realtà sono sempre in affari. Del resto, nessuno di noi sarebbe più in grado di sopravvivere senza di loro. Ragione per cui, non ci si deve stupire più di tanto nell’accorgersi che, nonostante la crisi economica attuale, esse sopravvivano. O meglio, vivano con   difficoltà nettamente minori di quelle affrontate da altri settori commerciali.
Se state leggendo questo articolo, però, probabilmente, avete già pensato di aprire una negozio di alimentari. Sapete quindi i benefici che questo vi può apportare: buoni guadagni e poche chiusure da rispettare. Comprendiamo il vostro obiettivo e vogliamo aiutarvi a realizzarlo. spiegandovi qual è il corretto iter burocratico da osservare per aprire la vostra attività.

Se siete ancora alla ricerca dell’attività che fa per voi, vi consigliamo di dare un’occhiata alle attività fiorenti del 2021.

Iter burocratico per aprire un negozio di alimentari

Come accade per l’apertura di qualsiasi genere di attività nel nostro paese, per aprire un negozio di alimentari occorre seguire un preciso iter burocratico. Se seguito con attenzione e buona lena, comunque, anche questo iter non sarà eccessivamente lungo né dispendioso. Iniziamo con il dire che, la prima cosa da fare è quella di aprire una posizione di Partita Iva. Come forse saprete, in Italia, per la gestione di un’attività commerciale, di qualsiasi tipo, purché superi nei guadagni i 5000 euro all’anno, occorre disporre della P. Iva.

Insieme alla P. IVA, occorre eseguire anche l’apertura di una posizione INPS. Non si tratta di un’azione facoltativa, ma è assolutamente obbligatoria. Questa posizione consente di accumulare i contributi a fini pensionistici. Di solito, piccoli uffici e liberi professionisti che aiutano i privati cittadini ad aprire una P. Iva, possono occuparsi in autonomia anche dell’apertura della posizione INPS degli stessi.

Successivamente all’apertura di una posizione presso l’INPS, occorre fare lo stesso presso l’INAIL. Infatti, è molto importante tutelare se stessi e i propri dipendenti in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale. Solo l’INAIL è in grado di offrire una copertura completa di fronte a tali danni.
Arrivati al termine di queste adempienze burocratiche, è il momento di fare un ultima operazione legale. Ossia, occorre recarsi presso la Camera di Commercio della propria regione e città di attività per registrare l’avvio della propria impresa commerciale. Per meglio comprendere se l’iscrizione alla Camera di Commercio va effettuata alla camera della città di residenza o di lavoro, vi rimandiamo al consulto del sito della stessa camera, alla sezione FAQ.

Gestire un negozio di alimentari

Se avete svolto con perizia tutte le operazioni di cui abbiamo già parlato nei precedenti paragrafi, potete dire di essere riusciti ad aprire il vostro negozio di alimentari. Vi facciamo le nostre congratulazioni e vogliamo svelarvi qualche altro suggerimento interessante. Innanzitutto, sappiate che per iniziare a vendere davvero, occorre anche darne comunicazione al Comune in cui è stabilito il negozio. Il Comune darà così il permesso per l’esposizione dell’insegna. Non preoccupatevi perché la procedura richiede solo pochi giorni. Leggi anche Come lavorare da Sephora? Requisiti, stipendio, candidatura, recensioni e opinioni

Una volta che possedete tutte le certificazioni e i permessi, potete iniziare ad accogliere clienti e fare scontrini. Un fattore molto importante di cui tener conto è la tipologia dei clienti, che viene influenzata dalla zona. Ad esempio, se il negozio si trova vicino ad una scuola dell’infanzia, è probabile che le vendite di pennarelli, colori, giocattoli, quaderni, grembiulini saranno alte. Molto più di quelle degli alcolici. Pertanto, valutate sempre quali sono i prodotti di cui dovete essere riforniti in maggior quantità.
Per quanto riguarda i prodotti, servirà un magazzino in cui conservarli. Il magazzino non è una soffitta disordinata, quindi tenetelo il più in ordine possibile.