Aprire una fattoria didattica: quanto costa e cosa serve

Una fattoria didattica è un’idea di business per chi vuole aprire un’attività di carattere bucolico. Questo tipo di fattorie sono già piuttosto popolari in alcuni paesi del Nord Europa, ma negli ultimi anni stanno iniziando a prendere piede anche in Italia. E’ un business davvero fiorente soprattutto in periodo in cui le persone sentono sempre più forte l’esigenza di staccare la spina, di allontanarsi dalla vita frenetica di città per immergersi nella natura e rigenerarsi. Le fattorie didattiche sono dunque un ottimo modo per coinvolgere tutti dalle famiglie ai bambini fino alle scolaresche. Le prime fattorie didattiche caratterizzate quindi da un progetto educativo di fondo nascono nel XX secolo nei Paesi scandinavi per poi arrivare in Gran Bretagna negli anni Settanta e solo negli anni Novanta anche in Italia. Aprire una fattoria didattica è sicuramente vantaggioso per chi ama gli animali, ha esperienza nella loro cura, per chi ha già un’azienda agricola o un agriturismo. Ciò non toglie però che si possa iniziare da zero, anche solo da un semplice terreno adibito a coltivazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito!

Cosa si fa in una fattoria didattica

Una fattoria didattica, dunque, non è altro che un’attività che richiede inevitabilmente uno spazio aperto con terreni coltivati anche se può essere sufficiente una serra. In Italia la regione apripista in tal senso è stata l’Emilia-Romagna con la “Rete delle fattorie didattiche romagnole” nata nel 1997. E’ bastato davvero poco perché anche le altre regioni si adeguassero facendo letteralmente esplodere il business delle fattorie didattiche tant’è attualmente nel territorio nazionale se ne contano più di 2 mila. Nella fattoria didattica è possibile proporre tantissime attività dalle visite guidate agli allevamenti, laboratori creativi che possono consistere nella lavorazione dei formaggi o altri prodotti come olio e grano proponendo anche una degustazione finale con promozione dei propri prodotti alimentari rafforzando il legame tra il mondo agricolo e la società.

L’obiettivo finale è quindi quello di coinvolgere bambini, ragazzi, ma anche gli adulti nella conoscenza dell’attività svolta in fattoria per far riscoprire il mondo rurale e incentivare anche il rispetto e la tutela dell’ambiente e degli animali.

Come aprire una fattoria didattica?

Ovviamente per aprire un’attività di questo tipo è necessario seguire uno specifico iter burocratico e l’apposita qualifica di “fattoria didattica” è rilasciata dalle amministrazioni regionali che devono verificare la sussistenza di determinati requisiti come l’adeguamento strutturale, qualitativo e organizzativo di tutti gli standard aziendali, rispetto delle norme di sicurezza, assenza delle barriere architettoniche e adozione di sistemi di produzione ecocompatibili. I proprietari e i gestori devono usufruire della collaborazione di personale competente e operatori qualificati. Per ogni attività deve essere stilato un apposito programma didattico-educativo. Proprio quest’ultimo deve essere tassativamente approvato dalla Regione o dalla Provincia competente.

In linea generale comunque il programma educativo deve prevedere sia momenti di formazione teorica sia laboratori manuali con particolare attenzione a temi come l’interazione con gli animali, l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente e del territorio nonché la corretta alimentazione e al gusto.

E’ necessario provvedere all’apertura della partita IVA, costituire una società o una cooperativa e assolvere tutti gli adempimenti burocratici per l’iscrizioneall0Inail e all’Inps. In tal senso è sicuramente utile rivolgersi a un commercialista. Il percorso burocratico che precede l’apertura è sicuramente lungo e complesso motivo per cui è importante aver chiaro fin dal principio tutti i passaggi necessari e i relativi costi. I costi per l’apertura, infatti, sono piuttosto elevati e sostenerli in prima persona è piuttosto difficile, per tale motivo è utile farsi aiutare da chi ha la giuste competenze anche in merito all’ipotesi di poter usufruire di agevolazioni, finanziamenti per le imprese e bandi di concorso.