Cantiere sicuro, un tuo diritto
Un tempo la sicurezza sul posto di lavoro era una scommessa contro il destino. Non solo si lavorava in nero, senza nessun diritto, senza garanzie, ma se ci si infortunava sul lavoro non spettava nulla. Fortunatamente oggi le cose sono cambiate, anche se, purtroppo, non ovunque e non sempre. Ci sono ancora tantissimi casi di lavoratori in nero, soprattutto nei cantieri, che si feriscono o che riportano lesioni e che, non essendo assunti regolarmente, non hanno diritto di pretendere nulla. Questo diventa un problema molto serio non solo perché si è riportato comunque un danno fisico di entità variabile a seconda dell’incidente occorso, ma soprattutto perché se non si è in grado di lavorare si può anche finire in serie difficoltà economiche.
Il cantiere sicuro è un diritto del lavoratore
Se stai lavorando in un cantiere verifica che vengano rispettate le normative di sicurezza. Non accettare un lavoro che non sia sicuro per te e per la tua famiglia perché se ti infortuni in modo serio e non puoi lavorare, anche la tua famiglia risponderà della situazione. Purtroppo oggi molti datori di lavori fanno leva sul fatto che la crisi ha messo in difficoltà moltissime persone. Oggi trovare un lavoro è diventata una vera fortuna, per cui in molti accettano di lavorare anche in condizioni precarie e non in regola. Eppure lavorare in un ambiente sicuro è un tuo diritto e anche un tuo dovere.
Sovente capita però che pur adottando le misure di sicurezza queste non vengano applicate,
ecco perchè devi richiedere il risarcimento danni se ti capita un infortunio. In questo caso sarà il datore di lavoro stesso a darti una parte di risarcimento chiamata danno differenziale, ovvero un indennizzo in più oltre a quello che ti spetta dall’INPS. In ogni caso è fondamentale che tu non accetti di lavorare in condizioni precarie.
Aumentano le morti in cantiere
Purtroppo le morti nei cantieri sono aumentate nel 2015 e il bilancio fa davvero impressione. A Roma, su 19 decessi avvenuti sul posto di lavoro, ben 9 sono stati registrati nei cantieri edili. La causa più frequente di morte è la caduta dall’alto con una percentuale che fa paura: 40%, a seguire i morti travolti dai trattori e dalle ruspe: 25%. Ma le cifre fanno ancora più impressione se si pensa che nel Lazio negli ultimi 12 anni sono morti ben 64 operai nei cantieri, di cui 9 solo nel 2015, due in più rispetto all’anno precedente. Impressionante anche il fatto che più della metà degli operai morti fossero di origine straniera, per l’85% romeni.
Un trend in aumento per colpa della crisi
Allarmante la dichiarazione della Filca Cisl che sostiene come l’aumento delle morti sia dovuto alla crisi, come dire, la gente accetta qualsiasi offerta pur di tirare a campare senza badare al fatto che può rischiare di perdere la vita. Insomma, chi ha bisogno di lavorare si ritrova con le spalle al muro e non sembra avere molte opzioni. Probabilmente l’unico modo per far cessare questa triste tendenza è quello di fare maggiori controlli e dare un giro di vite inasprendo anche le sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano le normative di sicurezza.