Tre musei da visitare a Bergamo e nei dintorni

A poco meno di 60 Km da Milano sorge una delle più belle cittadine lombarde, Bergamo: è un centro a misura d’uomo che però racchiude un ricchissimo patrimonio storico e artistico, figlio della sua intensa storia che pare affondi le radici all’epoca celtica, attorno al V a.C., quando era chiamata Berghem. È la città natale del musicista Donizetti, le cui arie risuonano spesso tra i vicoli caratteristici di Bergamo Alta, ma anche il punto da cui partì la famosa spedizione dei Mille guidati da Giuseppe Garibaldi.
Sono molti i luoghi simbolo della città, suddivisi equamente tra la più antica Bergamo Alta e Bergamo Bassa, collegate tra loro dalla storica funicolare costruita nel lontano 1887: si pensi ad esempio al Palazzo della Ragione della fine dell’anno 1000, alla torre civica del Campanone, alla Basilica di S. Maria Maggiore con la vicina Cappella Colleoni e alle Mura Veneziane dichiarate Patrimonio dell’UNESCO. A Bergamo non mancano certamente i musei, alcuni dei quali molto importanti anche a livello internazionale, custodi di opere di artisti che hanno fatto la storia dell’arte internazionale antica e moderna.

L’Accademia Carrara

Molti musei nel mondo sono nati grazie a donazioni private e lo stesso è avvenuto per l’Accademia Carrara di Bergamo, situata nell’omonima Piazza Giacomo Carrara: il suo primo tesoro fu infatti la collezione privata di Giacomo Carrara che poi, nel 1958, finì nelle mani del Comune. Un tour guidato consente ai visitatori non solo di ammirare le opere contenute nel museo, ma anche di conoscere la storia che si cela dietro.
Nell’Accademia sono conservati dipinti che vanno dal XV al XIX secolo, tra cui quelli di maestri del calibro del Bellini, del Tiepolo, di Tiziano, del Ghirlandaio, di Rubens e di Hayez.
Tra i gioielli del museo spiccano in particolare il Ritratto di Lionello d’Este del Pisanello, I Tre Crocifissi del Foppa, il meraviglioso San Sebastiano di Raffaello, Il Canal Grande da Palazzo Balbi realizzato dal Canaletto e infine due opere del Botticelli: Storia di Virginia Romana e Ritratto di Giuliano de’ Medici.
L’Accademia Carrara custodisce anche Ricordo di un dolore, realizzato dal Pellizza di Volpedo e una collezione di stampe di Dürer, Canaletto e Piranesi.

GAMeC

La Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo si trova nel quartiere San Tommaso, all’interno di un quattrocentesco Monastero delle Dimesse e delle Servite, proprio davanti all’Accademia Carrara. Famosa per ospitare ogni anno il famoso Artists’Film International, questo museo regala ai visitatori l’opportunità di conoscere meglio il Manzù, uno dei più importanti scultori del ‘900: tra le sue opere, prevalgono le sculture degli Amanti, del Cardinale Seduto e il bassorilievo Morte del Partigiano.
Il GAMeC custodisce anche le collezioni di medaglie del Lorioli e quella dello Stucchi dedicata all’arte informale di esponenti come Jean Fautrier, Parmeggiani, De Pisisi e Sironi.
I pezzi più pregiati del museo sono però legati soprattutto alla collezione Spajani, comprensiva delle opere astratte di Kandinskij, di quelle metafisiche De Chirico e delle nature morte di Morandi.
In un museo importante come il GAMeC non possono mancare le opere di artisti contemporanei d’eccellenza come Beecraft, Fabre e Cattelan.

Museo di Scienza Naturali “Enrico Caffi”

Nel cuore di Bergamo Alta, raggiungibile attraverso la funicolare o tramite passeggiata panoramica con vista sulle Alpi e sulla Pianura Padana, sorge il Museo di Scienze Naturali che allieterà la giornata di grandi e piccini. Sono più di 1 milione di reperti storici qui contenuti, legati alla geologia, alla paleontologia, alla zoologia e all’etnografia.
Nell’area di zoologia sono ricostruiti migliaia di vertebrati e invertebrati, tra anfibi, uccelli, pesci, rettili e mammiferi: il pezzo forte dell’intero museo è proprio lo scheletro maestoso di un capodoglio che, appeso al soffitto, sembra proprio che nuoti nell’aria.
La zona paleontologica invece è un vero viaggio nella preistoria, con pannelli illustrativi legati ai dinosauri, lo scheletro di un grosso Allosauro vissuto nel Giurassico, i resti fossili di un nido di antichi Citipati risalenti al Cretaceo e quelli di un Cervus Acoronatus. In questa sezione è presente anche la fedelissima ricostruzione di un colossale mammut con il suo “piccolo” cucciolo accanto.