Perché usare le reti anticaduta in edilizia

L’uso delle reti anticaduta nel settore edile non rappresenta soltanto un aspetto obbligatorio dal punto di vista legale, ma costituisce anche una sicurezza per l’incolumità di coloro che lavorano in quel campo.

Difatti è un sistema protettivo per i lavoratori e frequentemente riesce a prevenire spiacevoli avvenimenti e tragiche sciagure. Inoltre consente un fattore importante dal punto di vista di avere una garanzia in più anche per lo stesso “cantiere”. I benefici inerenti l’impiego di questa tipologia di reti sono indiscutibili.

Nell’ambito commerciale si possono trovare facilmente vari tipi di prototipi ed ognuno compie una mansione particolare e precisa.

I doveri legali concernenti l’utilizzo delle reti

Esiste una norma apposita per quegli ambienti lavorativi che vanno ad esporre gli operai che vi lavorano al pericolo di eventuali cadute dall’alto.
In questi casi la “legge” in questione ordina di adoperare obbligatoriamente le “reti di sicurezza” , in maniera tale da avere un sistema protettivo complessivo per tutte le persone che vi si trovano nella zona del cantiere.
Oltre a ciò devono essere presenti pure delle impalcature di metallo fisse munite di ringhiere.
I proprietari e responsabili di cantiere devono essere consapevoli di queste regole visto che bisogna necessariamente mettersi in regola, per la salvaguardia di tutti i suoi dipendenti.

Il funzionamento delle “reti di protezione”

Questo genere di rete serve prima di tutto per proteggere tutti gli “operai”, ma è di fondamentale importanza anche per evitare la caduta di materiali e oggetti vari da altezze alquanto notevoli.

Anche la pericolosità di cadute da parte dei lavoranti è purtroppo molto elevata ed inoltre bisogna considerare che questa tipologia di avvenimenti sul posto di lavoro hanno conseguenze quasi sempre gravissime se non addirittura letali.

Tipi di “rete protettiva”

L’articolo che viene certamente usato maggiormente in questi ambienti lavorativi è quello in “pezza”, realizzati in materiali di ottima qualità.

Queste reti sono state lavorate in modo tale da non deformarsi col tempo.
Ne consegue che sia il modello più adatto per lo scopo per cui viene usato.
Un’altra tipologia è quella di “polipropilene” che è costituita da tessuto decisamente compatto e che non permette il deposito di polvere.

I metodi di utilizzo delle “reti di protezione”

Esistono quattro metodologie differenti tra di loro: la prima ha un cavo rinforzato sui bordi e delle grosse corde per sollevare ed ancorare.

La seconda è collegata ad un “telaio” in metallo, ha uno spazio di raccolta più ristretto e quindi è più adatto per un cantiere temporaneo.

La terza è collegata verticalmente ad un “telaio”.

L’ultima ha una funzione protettiva da quel genere di caduta lateralmente o verticalmente.

Dando un’occhiata al sito di Retificio Ribola si potrà certamente avere un’idea più chiara di tutti questi modelli precedentemente descritti.