Saldatura robotizzata nei processi industriali
La saldatura robotizzata è un processo industriale che viene utilizzato ormai da moltissimi anni. Quando si parla di questo tipo di tecnologia, però, non si deve pensare ai vecchi film americani in cui dei robot con sembianze umane assemblavano macchine e quant’altro, bensì delle macchine robotizzate, come per esempio delle braccia meccaniche, che consentono, appunto, di automatizzare completamente i processi, tra questi anche le saldature. L’utilizzo dei robot industriali risale agli anni ’60, ma negli ultimi anni i progressi sono stati davvero notevoli.
Saldatura robotizzata, un po’ di storia
Sebbene l’utilizzo dei robot all’interno dei processi industriali, come detto, risalga agli anni ’60, nei processi di saldatura sono stati utilizzati solamente a partire dagli anni ’80. Le prime industrie a introdurre tale tipo di meccanizzazione sono state quelle automobilistiche. Rapidamente i robot si diffondono: basti pensare che nel 2005 tra i 120 mila robot utilizzati nei processi industriali, circa la metà erano impiegati nei processi di saldatura, sia per le riparazioni che per le saldature vere e proprie di diversi elementi.
I robot vengono così sempre più impiegati per tutti quei processi industriali ripetitivi, come le lo sono anche le saldature. Non bisogna fare altro che programmarli e i robot effettueranno le saldature impostate per il numero di volte richiesto, con un’estrema precisione. Difficile da ottenere la stessa precisione, per un numero di volte anche elevato, da un essere umano.
E da qui si evince il principale vantaggio della saldatura meccanizzata eseguita da robot: maggiore precisione nella saldatura e incremento della produttività, oltre a una diminuzione dei costi di produzione.
Vantaggi della saldatura robotizzata
Sono diversi i vantaggi della saldatura robotizzata. Come abbiamo appena detto, sicuramente l’implementazione della produzione con costi minori e di maggiore qualità, ma non solo. Diminuiscono sensibilmente anche gli scarti della produzione e la necessitò di rilavorare le componenti. Ovviamente, rispetto al lavoro manuale, il lavoro robotizzato può procedere a una velocità decisamente maggiore: i robot sono più veloci e non si stancano. Le macchine, infatti, possono produrre giorno e notte, senza necessità di fare turnazioni.
Come è facile immaginare, con l’ausilio delle macchine i rischi per gli operai si riducono, quindi vi sono anche meno incidenti sul lavoro. Gli operai non sono più esposti a lungi periodi davanti ai fumi di saldatura e alle scintille, di conseguenza l’ambiente di lavoro è più sicuro.
Come operano i robot
I robot industriali utilizzati per le saldature, normalmente, sono dotati di uno o più manipolatori, ovvero bracci, alle cui estremità sono situati gli strumenti di lavoro che si muovono secondo quanto programmato dal software che induce gli attuatori al movimento. I manipolatori, come è facile immaginare sono di diverse tipologie a seconda del tipo di lavorazione per i quali vengono utilizzati. Gli spostamenti dei bracci avvengono fondamentalmente lungo piani o lungo assi, Nel primo caso parliamo quindi di robot a coordinate cartesiane, nel secondo di robot SCARA, con movimenti più simili a quelli delle braccia umane.
Questo secondo tipo di articolazione, quindi, consente una flessibilità maggiore nei movimenti e pertanto permette di raggiungere anche dei punti molto difficili.
Tra i processi più utilizzati nei sistemi di saldatura robotizzata troviamo la saldatura ad arco e la saldatura a punti.