Startup: 5 consigli utili per avere successo

Avviare una startup è sicuramente un’attività impegnativa e rischiosa. Infatti, questa tipologia di azienda, che si caratterizza per l’elevato contenuto tecnologico e innovativo e per la sua giovane “età”, come si legge sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, prevede lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi e, quindi, il rischio di non rispondere a un’effettiva domanda del mercato è molto alto.

Secondo i dati raccolti dalla Cribis, società che si occupa di business information, sono circa 6.761 le imprese che hanno dichiarato fallimento.

Tuttavia, se si seguono alcuni consigli, ci si affida ai professionisti giusti e si riesce a implementare una corretta strategia, avviare una startup può essere un’idea vincente.

Sviluppare una strategia chiara e precisa

Tra le prime cose da fare quando si desidera avviare una startup c’è sicuramente l’individuazione di una corretta strategia che preveda step definiti e metriche ad-hoc per valutare i risultati.

Il primo passo è effettuare un’analisi del progetto che servirà a valutare l’interesse dei potenziali clienti e che porterà poi alla definizione del MVP, acronimo che sta per Minimun Viable Product e che si può tradurre con prodotto minimo funzionante.

L’analisi e la valutazione devono basarsi su metodi scientifici e sull’utilizzo di metriche ben precise.

Affidarsi a dei consulenti specializzati in start up

Tuttavia, proprio perché la prima fase di avvio di una startup è molto delicata e pone le base per gli step successivi, molti imprenditori decidono di affidarsi agli startup mentor.

Si tratta di professionisti che possono vantare lunghi anni d’esperienza nel mondo dell’imprenditoria e delle startup e che sono in possesso di competenze e conoscenze specifiche: affidarsi a questi mentori vuol dire avere maggiori possibilità di raggiungere il successo.

Creare un team eterogeneo con le giuste competenze

Avviare una startup può essere semplice, ma portarla al successo è complesso. Le risorse umane sono fondamentali. Per questo, è importante creare un team eterogeneo e in possesso di competenze diverse: innovatori, esperti di marketing, investitori, esperti di finanza e di prodotto sono sicuramente delle figure indispensabili.

Saper cambiare quando necessario

Gran parte dei fallimenti legati alle startup sono rappresentati dalla mancata risposta alle esigenze di mercato, ma anche dall’incapacità di cambiare strada quando è necessario. Apportare dei cambiamenti alla strategia che è stata individuata, effettuare delle correzioni o delle modifiche al prodotto, così come abbandonare un percorso che non sembra essere produttivo come ci si aspettava, è importante per evitare il fallimento.

Stabilire un budget e un piano di funding

Avere un’idea realistica e precisa del budget a disposizione è importante per coprire i costi e per sapere quali sono le attività che possono essere portate avanti. Inoltre, una start up deve poter contare anche su una buona liquidità e, per questo, è necessario definire un piano d’investimento dettagliato.

I founder, quindi, devono sapere come accedere ai capitali e quali sono le formule più indicate per la loro impresa o per quel determinato ciclo di vita. Le alternative sono molte: si va dal crowfunding, agli incubatori, passando per i business angels, fino ad arrivare ai finanziamenti erogati dalle banche.