Startup italiane finanziate per 592 milioni

Recentemente è stato fatto un prospetto dei finanziamenti ottenuti dalle startup italiane (o fondate da imprenditori italiani) nei primi 9 mesi del 2019. I finanziamenti ammontano a 592 milioni di euro, una cifra che ha superato quella totale del 2018. Anzi, sono quasi duplicati i finanziamenti. Secondo le stime, i finanziamenti sono destinati ad aumentare nel corso degli anni. Le idee imprenditoriali italiane, infatti, sembrano essere solide e con una prospettiva di crescita che invoglia i soggetti ad investire il proprio capitale a supporto dell’inventiva altrui senza temere perdite ingenti.

I segreti per il successo di una startup

Una delle start up che ha aumentato esponenzialmente il suo capitale nel primo periodo del 2019 è Talent Garden. Si tratta di una rete di co-working nata a Brescia e ora diffusa in molte parti del mondo. Davide Dattoli, il fondatore, ha dispensato preziosi consigli a chi ha voglia di sperimentare la propria idea innovativa con successo.

In Italia, come spiegato da Dattoli, “l’ecosistema è molto complesso” e per emergere è fondamentale lo scambio di idee. La relazione umana è necessaria per sviluppare un progetto valido. Bisogna coltivare i rapporti, discutere anche davanti ad una tazzina di caffè o giocando a biliardino.  Scambiare consigli ed opinioni è utile per una crescita sia umana che professionale al tempo stesso. Dattoli è anche un convinto sostenitore del cosiddetto “smart working“, ovvero il lavoro svolto dove si è più produttivi e non in una sede fissa e predefinita. Uscire dagli schemi imposti dalla visione tradizionale del lavoro sembrerebbe essere un fattore di stimolo da non sottovalutare.

L’importanza del crowfunding

Una fonte importante di finanziamenti per queste imprese è derivata dal crowfunding. Il termine indica una raccolta fondi che avviene generalmente tramite internet, dove chi decide di donare o investire una somma di denaro lo fa perché sostiene il progetto e crede nell’idea imprenditoriale descritta. Secondo alcune fonti che si occupano di effettuare rilevazioni statistiche sul successo delle campagne di crowfunding e dell’ammontare delle somme elargite, ben 44 milioni di euro sono stati raccolti in questa maniera.

A luglio 2019, i milioni raccolti erano già 24, contro i 30 milioni raccolti nell’intero anno 2018. Si è verificato un aumento del 72% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La cifra è cresciuta di molto durante gli anni: nel 2017 ammontava a circa 12 milioni, e nell’anno precedente “solo” 4,5 milioni. Le persone che hanno deciso di donare nel 2019, per ora sono statisticamente quasi 15.000, mentre nel 2014 non si superava il centinaio. Al contrario, la cifra media per ciascun utente è sensibilmente diminuita: nel 2014 ammontava a quasi 10.000 euro, mentre nel 2019 è 3.100 euro. Con molti finanziatori, però, la somma totale cresce. Attualmente, quindi, si può affermare che il finanziamento del “pubblico” rappresenta una quota sempre maggiore e sempre più importante di sostegno alle imprese, specie quelle innovative.

Il crowfunding può essere “Reward-based” ovvero basato su una ricompensa percepita dagli investitori, commisurata a quanto donato; oppure “Donation-based” dove i finanziatori donano il loro capitale senza aspettarsi nulla in cambio. Solitamente, per le startup, gli investitori si aspettano una contropartita mentre le donazioni avvengono per affinità emotiva alla causa.