Villa Panza di Varese: storia ed opere
VILLA MENAFOGLIO LITTA PANZA: LOCALIZZAZIONE
Dove si trova la villa storica e cosa accoglie all’interno
Villa Menafoglio Litta Panza, conosciuta anche sotto il nome di Villa Panza oppure Villa Orrigoni Menafoglio Litta Panza, è una residenza storia sita a Biumo Superiore, nella zona di Varese.
Questa Villa è parecchio rinomata per via del fatto che comprende tra le sue mura una collezione molto vasta di opere storiche e culturali, degne di essere visitate e facenti parte ad un’arte contemporanea.
VILLA MENAFOGLIO LITTA PANZA VARESE: LA STORIA
La storia completa di Villa Menafoglio
La storia di questa villa è da attribuire al periodo storico del ‘700. Il marchese Paolo Antonio Menafoglio, da cui prende il cognome anche la stessa villa, comprò la superficie della villa facendo così iniziare i lavori per creare i muri, essi sarebbero serviti per delineare le fondamenta dello stabile. La villa è realizzata su tre piani e comprende anche al suo interno uno splendido giardino finemente curato con piante e fiori di differente tipologia e specie. E nelle sue vicinanze si trovano anche le ormai conosciutissime Ville Ponti, il cui nome deriva da Andrea Ponti, un industriale.
La struttura fu pensata per accogliere differenti tipi di occasioni, da più ad eventi meno importanti riservati a classi di un certo ceto sociale e dunque, nobili.
Venne ceduta a Pompeo Litta Visconti Arese che la ampliò notevolmente. Con questa vasta ristrutturazione, si guadagnarono spazi indifferenti con la possibilità di inserimento di dettagli davvero particolari come: sale da pranzo parecchio grandi, scuderie per accogliere i cavalli necessari a differenti tipi di spostamenti, e tanti altri piccoli elementi che prima non era ancora inseriti nella stessa ma che hanno fatto in modo da avere una funzione definita e precisa a soddisfare parecchie esigenze della Signoria. Fu proprio questa ristrutturazione a fargli guadagnare il nome di residenza signorile, spodestando la dicitura di “villa delizia”, come citato sopra, per eventi singolari.
VILLA MENAFOGLIO LITTA PANZA VARESE : OPERE
Tutta la carrellata di opere che si trovano all’interno della villa
Le opere che accoglie la Villa Menafoglio Litta Panza di Varese sono tantissime e tutte risalenti all’epoca contemporanea. Esse vennero per la maggior parte commissionate da un conte chiamato Giuseppe Panza di Biumo, che fece creare a differenti esponenti artistici dell’epoca. Ma il genio creativo del conte non si fermò solo a questo genere d’arte ma arrivò fino a far realizzare opere di tipo minimalista che miravano ad un monocolore e dettagli basici che si andavano ad armonizzare in maniera eccellente con il mobilio presente all’interno della villa creato con pregiatissimi materiali e a dettagli del periodo storico precolombiano.
Dal 1996 la Villa è al centro della tutela del FAI, FONDO AMBIENTE ITALIANO CHE PROVVEDE AD ESEGUIRE, QUALORA LA VILLA NE NECESSITI, DI MANTENIMENTO E RESTAURI, infine dal 2001 la si può visitare qualora si voglia.
VILLA PANZA MENAFOGLIO LITTA VARESE: MOSTRE
Le mostre che col tempo la Villa Panza Menaglio ha ospitato
Nuovamente grazie al FAI, si organizzano dentro la Villa differenti tipologie di mostre di differente natura, tra queste sono rese note quelle di Robert Rauschenberg, pittore e fotografo facente parte dei nuovi artisti della pop art, James Turrell esponente artistico di notevole fama per il gioco di luce ed ombre che crea attraverso le sue opere, Robert Irwin pittore inglese che fa parte del movimento artistico fatto di luce e spazi e dunque parecchio uso di dettagli che riescono a catturare ognuno dei cinque sensi. Ultima ma non per importanza, viene ricordata anche la mostra di Robert Wilson, di cui una delle opere è tutt’ora parte della collezione artistica della Villa Panza e la stessa opera prende il nome della Villa.
Questa villa sicuramente non pecca di scarsità artistica e culturale e di questo ne abbiamo preso atto. Essa è sicuramente una bellezza storica da andare a visitare il prima possibile (non appena sarà possibile) per vedere e toccare con mano tutto ciò che custodisce al suo interno, facente parte del nostro vasto e meraviglioso ma soprattutto italiano bagaglio culturale che tutti ci invidiano.