Aprire un allevamento di gatti: cosa sapere

I gatti, come i cani, sono tra gli animali domestici più amati nel nostro paese. Ci sono moltissimi italiani, infatti, che non possono e non vogliono far a meno di un piccolo animale da compagnia da coccolare con amore. Affondare le dita nel pelo dei gatti più pelosi o massaggiare delicatamente il corpicino dei mici con le pelliccio rada è davvero rilassante. Inoltre, questi animali sono spesso divertenti: è bello vedere un gattino che gioca con un gomitolo di lana, così come è divertente ammirarlo mentre salta qua e là nella nostra cucina.
Dal momento, dunque, che questi animaletti possiedono la capacità di allietarci la vita e farci una buona compagnia, essi sono molto richiesti dal mercato degli animali. Per questo motivo, alcuni si chiedono se sia una buona idea quella di aprire un allevamento di gatti.

Si tratta di un’idea interessante, senza dubbio. Tuttavia, quando si entra nel mondo commerciale, non bastano le idee. Queste sono necessarie, ma valgono poco senza le conoscenze. Non stiamo parlando delle conoscenze politiche che ci fanno avere dei favoritismi. Piuttosto delle conoscenze in materia di legge e di mercato. Infatti, per aprire un allevamento di gatti occorre sapere quali adempimenti burocratici sono necessari. Inoltre, è importante sapere anche quali bisogni hanno questi animali. Nei prossimi paragrafi, approfondiamo la questione.

Aprire un allevamento di gatti: la burocrazia da seguire

Nel nostro paese, la burocrazia ha un ruolo piuttosto importante. Se ciò sia un bene o no, non è nostra competenza giudicarlo; tuttavia, ci occorre conoscerne almeno la parte di nostro interesse. In particolar modo, se vogliamo aprire un allevamento di gatti, dobbiamo eseguire alcune operazioni specifiche. Vediamo insieme quali sono.
In primo luogo, è necessario aprire una Partita IVA e iscriversi alla Camera di Commercio. Successivamente, una volta individuati lo spazio adatto e acquistatolo, occorre metterlo sempre a norma di legge. Inoltre, è necessario dare al Comune la comunicazione dell’inizio dell’attività. Il Comune provvederà a mandare dei controllori per stabilire la congruità del nostro allevamento. Solo con tutti i permessi comunali, potremmo iniziare l’attività.

Molto importante è anche iscriversi all’Associazione Nazionale Felina. Si può contattarla a partire dal suo sito ufficiale e richiedere il modo corretto per associarvisi. L’Anfi stessa è la quella che può rilasciare dei pedigree ai gatti del nostro allevamento. Infatti, l’allevamento di gatti è sempre di gatti di razza. Questi necessitano del pedigree per essere venduti.

Tutto ciò che occorre ai gatti per la loro salute

Aprire un allevamento di gatti è possibile per tutti. Tuttavia, bisogna aver molta cura degli animali che si possiedono. In particolare, è necessario sapere quali sono le loro necessità e farsi aiutare da un veterinario. Ad esempio, è importante sapere quali sono le loro esigenze alimentari. Se si possiede un allevamento di qualità, non bisogna accontentarsi dei cibo per gatti da discount. Occorre invece procurarsi del cibo migliore, con maggiori nutrienti e una dieta varia. Il costo del cibo per un gatto solo è di circa 60 euro al mese. Naturalmente, in un allevamento, devono esserci almeno due gatti. La coppia dovrebbe essere di razza e con un pedigree ottimo. In questo modo, garantirà cuccioli sani.

I gatti non devono annoiarsi. Per stare bene hanno bisogno di giocare. Perciò, è doveroso comprare dei giochini per loro. Possono essere strutture su cui arrampicarsi, oggetti con nastri pendenti o superfici da graffiare. Ma vanno bene anche i giocattoli in movimento telecomandati o con funzionamento a batteria. Se i gatti dispongono di tutte queste cose, possono divertirsi e mantenersi in buona salute.
Dunque, aprire un allevamento di gatti richiede anche delle cose che vanno oltre i semplici adempimenti burocratici. Comunque, questo allevamento porta guadagni consistenti. Ci sono però anche altri animali il cui allevamento genera profitti: per esempio, quello dei serpenti domestici.